OFF TOPIC: BERLIN! HÖ!!!

Siccome non so se farò in tempo a scrivere una recensione, beccatevi una selecta di alcune tra le imperdibili foto scattate settimana scorsa. Clikkate sulle immagini per una dimensione meno lillipuziana.
La cartellonistica pangermanica è sempre molto fantasiosa. Mi chiedo che faccia abbiano fatto alla camera di commercio locale quando il titolare di Dildoking (ripetete con me: DILDOKING!) è venuto a registrare la sua nuova attività.
Se arrivate a Berlino in treno questo è ciò che vedrete. Potevano anche mettere un enorme "FANCULO" ché l'effetto ilarità sarebbe stato il medesimo.
Venditore ambulante attrezzatissimo di Würste e amenità varie al Warschauer Tor. A Berlino puoi mangiare ogni 3-4m, che sia un panino, un hamburger o un kebab. Il bello è che non costa un cazzo: i kebab, per dire, sono più grossi e gustosi dei nostri e costano 2,50; le Brezeln non le paghi più di un euro e, dulcis in fundo, pure i ristoranti sono mediamente a buon mercato. Ad esempio, siam usciti a magnare in un ristorante indiano pregiato senza farci mancare nulla, ed in due abbiamo speso 30 carte. In due! Qui anche dal più vuncio partono almeno cinquanta sacchi...
Esempio di cucina weird tedesca: formaggio, prosciutto, salame, burro e, a scelta, marmellata o miele. Per non parlare della pizza con l'ananas.
Foto con pretese artistiche del memoriale per le vittime dell'olocausto di Peter Eisenmann. A tal proposito, è da visitare assolutamente il museo sulla storia degli ebrei in Germania, calcolando di passarci almeno cinque ore in quanto immenso ed interessantissimo.
L'incursore anale di Alexanderplatz visto in una sera fredda e piovosa.
Esempio di cattivo gusto socialista. I tappeti wannabe-arazzi con su immagini simboliche degli eroi delle varie rivoluzioni erano molto in auge all'epoca.
Interno del palazzo principale della Stasi, nella fattispecie gli alloggi del ministro. Non sorprende che da un simile ambiente potessero uscire solo grossi figli di puttana.
il popolo tedesco non è noto per il suo umorismo, e questo è profondamente ingiusto. La maggior parte dei tedeschi (e TUTTI i berlinesi) cercano sempre la battuta, e questo cestino della monnezza -che poteva essere collocato in strada e bona lè- ne è l'esempio più fulgido.
La mia ragazza che si spende in fantastiche gag in una ricostruzione della tipica casa degli Ossis aka i tedeschi dell'est, il tutto mentre alla tivvù passano Derrick.
Tipica rassegna stampa della DDR. A parte essere nelle linee base spaventosamente simile a quanto proposto dalle testate vicine al ducetto nostrano, si sprecano le battute sull'influenza avuta dalla visita di Craxi nel tracollo dell'economia socialista.
Esempi di architettura. Da un lato un tardo '800-primi del '9 mediamente grazioso, dall'altro un incubo architettonico per cui prima o poi qualcuno dovrà pagare.
Murata vicino al Hallesches Tor (credo). I teutoni sono abbastanza in fissa con 'ste cose, ce n'erano parecchie altre.
Io, trionfante, all'ingresso della mitica Fette Ecke -pub di riferimento di questa vacanza. A parte che la prima volta che siamo andati ad un certo punto si son sentiti pure Nanni Svampa e i Gufi (WTF?), e a parte che spesso il diggèi metteva roba serissima tipo Gil Scott Heron o Nina Simone, il posto è comodo e ci puoi fumare quanto ti pare. La birra, come in tutta Berlino, non la paghi più di 3,10€.
La Schlesische Straße vista dalla fermata dell'omonima metro. Noi si stava all'ostello Fabrik, che vi consiglio perchè a) pulito, b) comodo da raggiungere e circondato da locali e c) per un cazzo costoso (5 giorni=circa 100 carte a testa)
Un meccanismo complicatissimissimo al museo della scienza e della tecnica. Tra le ficate c'era anche uno Junkers abbattuto, un Messerschmitt integro, un Aermacchi (???), tutta una serie di modellini di navi fatti da dio nonché un sottomarino monoposto (che si chiamava Biber, cioè "castoro", immagino quanto facesse brutto) usato nella 2a guerra mondiale quando i crucchi stavano già in braghe di tela. Il mezzo era talmente una cagata che si poteva usare con minime speranze di cavarsela solamente di notte e col mare calmo, difatti tra il 60 ed il 70% di chi l'ha usato non ha fatto più ritorno.
David Peace alla presentazione di Tokyo Anno Zero. Il libro l'ho solo regalato e non letto, per cui molte cose me le sono perse, ma il fatto che lui sia identico al nazo del primo Indiana Jones mi ha colpito.
Federico il grande. Nelle intenzioni dello scultore, probabilmente questa posa fru-fru doveva fare molto marziale, molto Alessandro Magno, mentre in realtà a me pare un incrocio tra 300 e Priscilla Regina Del Deserto. Pregasi notare la piega vezzosa della mano con cui regge il mantello... peggio di questo c'è solo il monumento all'Alpino Gay di Pogno (NO).
Scalinata del Tacheles. Rispetto a dieci anni fa ora è molto più pregiato e, a parte il canonico cesso da centro sociale strabordante di liquami vari, è un posto tranquillamente visitabile da famiglie. L'ultima volta che ci andai c'era un tofa che pippava comodamente al baretto, per dire, e un po' di robbosi che ballavano DNB nello scantinato con una fiamma ossidrica accesa alla parete.
Murata fichissima su parte dell'ultimo pezzo di muro rimasto intatto (che non ho visto)