Mi spiace lasciarvi così, senza una recensione d'addio, ma che volete farci: stiamo chiudendo due numeri (settembre e ottobre) contemporaneamente, per di più mi sto occupando dell'allestimento grafico per una mostra sòla (questa) e perciò nutro forti dubbi che settimana prossima potrò scrivere alcunchè. Per cui meglio salutarsi subito.
Prima cosa, la musica: il 2009 si conferma essere a dir poco loffio e finora sulla lista degli acquisti da fare figurano Spinna, Large Pro e poco altro. Ergo, quest'estate mi porterò dietro magari qualche classico, qualche altra roba più recente (Black Milk sicuramente) e poi qualcosa dei National e di Mark Lanegan (sia solista che in combo con Isobel Campbell o con Greg Dulli), senza scordarmi di Sharon Jones. Poi stop, tanto sto via solo due settimane.
Seconda cosa, il grande comune denominatore delle estati italiane: avremo quest'anno il nostro Garlasco quotidiano? Qualche becerone vivente tra Milano e Verona o Varese saprà infiammare le discussioni pomeridiane al Cantuccio? Vi saprò dire, ma dubito che stavolta riusciremo ad avere qualcosa di più grottesco e caricaturale di Rosa e Olindo.
Terza cosa: le letture. Non molto nemmeno sotto questo profilo. Dopo aver soddisfatto il mio voyeurismo con questo libro, mi resta da finire l'ultimo di Kapuscinski (che vi consiglio, come del resto qualsiasi cosa scritta da lui) e poi ho in scaletta Glamorama, Giustizia Bendata di Prosperi (che è sigillato dalla Fiera del libro di Torino) e Le Notti Di Salem -tanto per tornare ai miei quindici anni. Mi permetto un paio di consigli: La Questione Immorale di Bruno Tinti, il sempre eccezionale Le Benevole di Jonathan Littell ed il tanto citato ma ormai poco letto Storia D'Italia Dal Dopoguerra Ad Oggi di Ginsborg,
Terza cosa: la politica. Nell'attesa che qualcuno dia del "faccia da pèèrla" a D'Alema non credo che seguirò lo svolgersi delle primarie del PD. Uno, perchè, ammesso che la coa m'appasionasse, non potrei comunque votare e quindi sai chemmefrega, ma soprattutto perchè stamane, aspettando che aprisse il Cash Converters di via Vittorio Veneto, ho letto un lungo articolo su L'Espresso che m'ha fatto venire un'orchite fulminante. Stavo per svenire su una delle panchine dei giardini di Palestro con incubi di Franceschini e Bersani che girano un sextape con Marino che ci si fa una sega su Youporn. Roba da farti venir voglia di accodarti a quelli che dicono "son tutti uguali".
Insomma, visto la classe dirigente che teoricamente dovrebbe rappresentare l'alternativa al nano piduista, verrebbe voglia di mandare tutto in ostia. Poi però penso sempre a un mio collega, che per questioni di riservatezza chiamerò solamente G, e mi torna la forza di mantenermi quanto più possibile informato e menoso. Perchè, dirà qualcuno, chi è questo G? G è un uomo di circa cinquant'anni e da trenta lavora sempre nella stessa azienda, ricoprendo peraltro, almeno credo, la stessa carica. Ma questo è marginale, in fondo. Fatto sta che è uno di quelli che portano le Hogan -non so se mi spiego- o comunque tutte quelle calzature a metà tra lo sportivo ed il wannabe-elegante che tanto successo mietono negli esclusivi circoli degli impiegati bancari milanesi e, più recentemente, tra gli agenti immobiliari della PirelliRe. Fisicato come un nano tisico, oltre a tifare Inter ama andare a pescare ma solo per fare a gara con qualcuno. Dipendesse da lui, vista la finezza, credo che gli andrebbe bene pure la pesca con le bombe a mano purchè lui vinca. Vinca facile, come nella famosa pubblicità, si capisce. La sua fissa è infatti quella di primeggiare, sempre, ma trattandosi di un povero cretino non si rende conto che è il suo stesso pool genetico a remargli contro e dunque cerca sotterfugi nelle piccole miserie di tutti i giorni. Ad esempio, lui è uno di quelli che quando prende una multa per sosta vietata o eccesso di velocità non si limita né a dire "sticazzi, la pago", né a dire "contesto e speriamo in una botta di culo", bensì fa venire le frange alle orecchie a chi gli sta intorno narrando di amici di amici che sono riusciti ad ottenere ragione per questo o quel cavillo del codice stradale (naturalmente non c'è nulla di vero e spesso se la ritrova maggiorata). Più in generale, è uno di quelli carichi di nozionismo a trecentosessanta gradi che sono del tutto incapaci però di contestualizzare queste nozioni, di giungere ad una sintesi. La sua via è quella del "furbo" autoproclamato. Ed in quanto tale, mentre il contesto in cui si trova crolla grazie anche alle persone che puntualmente lui elegge, a G basta trovare la scappatella ogni tanto: la peggiore delle quali è indubbiamente l'aver fatto fotocopie del permesso di sosta per handicappati della suocera (deceduta già da mo') grazie alle quali può venire a parcheggiare impunemente in piazza Cadorna. Detta in poche parole, è il classico "uomo della strada" che tanto piace alla destra e a parte della sinistra cosid. riformista; non a caso vota Forza Italia.
In ultima analisi, è la tipica merda servile coi nuovi potenti e sciacallo coi vecchi; colui che si avventa contro questi ultimi con smisurata ferocia perchè finalmente si accorge di essere governato da delinquenti dopo averli votati per tre lustri. Insultare il prossimo provoca in lui una catarsi e chèta i suoi sensi di colpa, che in quanto tali sono tratti tipici o dell'ingenuo o del coglione a tutto tondo. Statene certi: se mai il bavoso lombrico di Arcore dovesse fare la fine del suo degno mentore, G sarà in prima linea a tirargli addosso monetine gridando "prendi anche questi, ladro". Rovinandomi così la voglia di stappare una bottiglia di champagne.
Ecco, quando penso a cosa c'è dall'altra parte mi convinco che per il mio bene prima ancora che quello del mio prossimo mi conviene continuare a leggere.
Buone vacanze, ci rivedremo il 24 o il 25.
Prima cosa, la musica: il 2009 si conferma essere a dir poco loffio e finora sulla lista degli acquisti da fare figurano Spinna, Large Pro e poco altro. Ergo, quest'estate mi porterò dietro magari qualche classico, qualche altra roba più recente (Black Milk sicuramente) e poi qualcosa dei National e di Mark Lanegan (sia solista che in combo con Isobel Campbell o con Greg Dulli), senza scordarmi di Sharon Jones. Poi stop, tanto sto via solo due settimane.
Seconda cosa, il grande comune denominatore delle estati italiane: avremo quest'anno il nostro Garlasco quotidiano? Qualche becerone vivente tra Milano e Verona o Varese saprà infiammare le discussioni pomeridiane al Cantuccio? Vi saprò dire, ma dubito che stavolta riusciremo ad avere qualcosa di più grottesco e caricaturale di Rosa e Olindo.
Terza cosa: le letture. Non molto nemmeno sotto questo profilo. Dopo aver soddisfatto il mio voyeurismo con questo libro, mi resta da finire l'ultimo di Kapuscinski (che vi consiglio, come del resto qualsiasi cosa scritta da lui) e poi ho in scaletta Glamorama, Giustizia Bendata di Prosperi (che è sigillato dalla Fiera del libro di Torino) e Le Notti Di Salem -tanto per tornare ai miei quindici anni. Mi permetto un paio di consigli: La Questione Immorale di Bruno Tinti, il sempre eccezionale Le Benevole di Jonathan Littell ed il tanto citato ma ormai poco letto Storia D'Italia Dal Dopoguerra Ad Oggi di Ginsborg,
Terza cosa: la politica. Nell'attesa che qualcuno dia del "faccia da pèèrla" a D'Alema non credo che seguirò lo svolgersi delle primarie del PD. Uno, perchè, ammesso che la coa m'appasionasse, non potrei comunque votare e quindi sai chemmefrega, ma soprattutto perchè stamane, aspettando che aprisse il Cash Converters di via Vittorio Veneto, ho letto un lungo articolo su L'Espresso che m'ha fatto venire un'orchite fulminante. Stavo per svenire su una delle panchine dei giardini di Palestro con incubi di Franceschini e Bersani che girano un sextape con Marino che ci si fa una sega su Youporn. Roba da farti venir voglia di accodarti a quelli che dicono "son tutti uguali".
Insomma, visto la classe dirigente che teoricamente dovrebbe rappresentare l'alternativa al nano piduista, verrebbe voglia di mandare tutto in ostia. Poi però penso sempre a un mio collega, che per questioni di riservatezza chiamerò solamente G, e mi torna la forza di mantenermi quanto più possibile informato e menoso. Perchè, dirà qualcuno, chi è questo G? G è un uomo di circa cinquant'anni e da trenta lavora sempre nella stessa azienda, ricoprendo peraltro, almeno credo, la stessa carica. Ma questo è marginale, in fondo. Fatto sta che è uno di quelli che portano le Hogan -non so se mi spiego- o comunque tutte quelle calzature a metà tra lo sportivo ed il wannabe-elegante che tanto successo mietono negli esclusivi circoli degli impiegati bancari milanesi e, più recentemente, tra gli agenti immobiliari della PirelliRe. Fisicato come un nano tisico, oltre a tifare Inter ama andare a pescare ma solo per fare a gara con qualcuno. Dipendesse da lui, vista la finezza, credo che gli andrebbe bene pure la pesca con le bombe a mano purchè lui vinca. Vinca facile, come nella famosa pubblicità, si capisce. La sua fissa è infatti quella di primeggiare, sempre, ma trattandosi di un povero cretino non si rende conto che è il suo stesso pool genetico a remargli contro e dunque cerca sotterfugi nelle piccole miserie di tutti i giorni. Ad esempio, lui è uno di quelli che quando prende una multa per sosta vietata o eccesso di velocità non si limita né a dire "sticazzi, la pago", né a dire "contesto e speriamo in una botta di culo", bensì fa venire le frange alle orecchie a chi gli sta intorno narrando di amici di amici che sono riusciti ad ottenere ragione per questo o quel cavillo del codice stradale (naturalmente non c'è nulla di vero e spesso se la ritrova maggiorata). Più in generale, è uno di quelli carichi di nozionismo a trecentosessanta gradi che sono del tutto incapaci però di contestualizzare queste nozioni, di giungere ad una sintesi. La sua via è quella del "furbo" autoproclamato. Ed in quanto tale, mentre il contesto in cui si trova crolla grazie anche alle persone che puntualmente lui elegge, a G basta trovare la scappatella ogni tanto: la peggiore delle quali è indubbiamente l'aver fatto fotocopie del permesso di sosta per handicappati della suocera (deceduta già da mo') grazie alle quali può venire a parcheggiare impunemente in piazza Cadorna. Detta in poche parole, è il classico "uomo della strada" che tanto piace alla destra e a parte della sinistra cosid. riformista; non a caso vota Forza Italia.
In ultima analisi, è la tipica merda servile coi nuovi potenti e sciacallo coi vecchi; colui che si avventa contro questi ultimi con smisurata ferocia perchè finalmente si accorge di essere governato da delinquenti dopo averli votati per tre lustri. Insultare il prossimo provoca in lui una catarsi e chèta i suoi sensi di colpa, che in quanto tali sono tratti tipici o dell'ingenuo o del coglione a tutto tondo. Statene certi: se mai il bavoso lombrico di Arcore dovesse fare la fine del suo degno mentore, G sarà in prima linea a tirargli addosso monetine gridando "prendi anche questi, ladro". Rovinandomi così la voglia di stappare una bottiglia di champagne.
Ecco, quando penso a cosa c'è dall'altra parte mi convinco che per il mio bene prima ancora che quello del mio prossimo mi conviene continuare a leggere.
Buone vacanze, ci rivedremo il 24 o il 25.
11 commenti:
Buone vacanze anche a te.
Cazzo,sei l'unica persona che riesce a farmi leggere più di 10 righe senza farmi annoiare (Tom Clancy escluso)
CryNStay
Fico il cantuccio. Ma bazzichi da quelle parti per le ferie? Una birra te la offro con tutti i dischi che mi fai scaricare.
il Dottor G. sembra la conversione riuscita di "quelli che benpensano"!
Buone vacanze nigga
ck
CK comunque appena qui ci viene dato il "liberi tutti" un par di birre al Frida o al 24 pensavo di farmele, sempre che te, Kunta Kinte ecc. ci siate ancora
Il Cantuccio è un postone; lo vedi da fuori e non gli daresti du' lire e poi... hanno delle birre così gustose che sorvolo volentieri sull'appartenenza leghista dei gestori. Se sei in zona quest'estate ti consiglio assolutamente una seduta prolungata, con la comodità extra che in settimana in quella zona è difficile che facciano i controlli. Io comunque farò due settimane in solitaria lì, dato che ho una casa in quel di Ameno (nomen est omen)
sto topic non sarà una recensione, ma il piacere a leggerlo è stato il medesimo.
storia d'italia di ginsborg l'ho letto ed effettivamente merita molto...dà un inquadratura storica dell'italia che ogni cittadino responsabile dovrebbe avere.
per il punto "politica" e il suo sviluppo sul punto G, purtroppo, come visione ed esperenze mi trovo molto vicino a te.
Non è lontanissimo da casa mia, io sto a Verbania e ogni tanto ci andavo al cantuccio.
Da ragazzino mi facevo del male con la birra eku 28.
Una volta ho trovato anche una spada da carabiniere nel parcheggio..mah.
Visto che sei in zona fatti beccare una sera, non ci conosciamo ma mi farebbe piacere.
La Eku è veramente da chiodi, anche se ad oggi la mia scelta ricade per comodità sulle solite Supertennent's o Slalom.
Come birra domestica però la Bavaria 8.6 non la batte nessuno, in lattine da 66cl a 1,39 ti sistemi con quattro e cinque
Per quest'estate volentieri, tanto son lì a farmi le seghe e la maggior parte dei miei amici autoctoni o è in vacanza altrove oppure lavora, per cui... mi fo vivo una volta ad Ameno, vivaddio da quest'anno abbiamo un'ADSL
perfetto, io da settimana prossima sono in ferie. see you later alligator
We io son qui e ho già dato il peggio di me, quindi fammi sapere tu, via mail, quando sei libero. Io, a parte domani che sarò a sgambettare sul Sempione, ci son sempre
scaricati sta bomba se per caso ne ignoravi l'esistenza.
http://www.youtube.com/watch?v=3CSS7kfjJaw
a day in the life movies by sticky fingaz, boomba!
Azz...ho guardato solo la mail e mi sono perso il commento, bè sarà per la prossima volta
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