Su Necro ci sarebbe da scrivere un libro, anche se, ammetto, sarebbe più interessante e divertente leggerne l'autobiografia: grazie alla sua unicità, il produttore/MC di Brooklyn è riuscito a passare da semisconosciuto dell'underground a cosiddetto «household name» in meno di dieci anni. E se considerate il fatto che questa sua unicità consiste principalmente nell'essere un estremista nel trattare violenza e sesso, riuscendo ad emergere in un mondo non esattamente popolato da cherubini come l'hip hop, allora davvero risulterà difficile non provare nemmeno un minimo d'ammirazione per un personaggio comunque controverso. Esempio: tutti parlano di spacciare e droghe varie? Beh, lui non solo fa una parodia eccezionale di I Need Love di LL Cool J, ma addirittura gira un video a budget zero in una crackhouse dove suo zio e l'amico Mordechai si fanno le pere, collassano e tante altre edificanti cose. Oppure, ancora, lui non si limita a girare video in cui delle slozze agitano il culo e alludono al sesso: Necro spinge alla logica conclusione questo modo di girare clip ed assolda quattro pornostar di seconda scelta (è troppo avanti!) e, tra una cameo di Ron Jeremy e l'altra, mostra fighe, culi e zinne e, tanto per non farsi mancare nulla, già che c'è se lo fa pure succhiare. Olé.
Tuttavia non si deve pensare che sia tutta immagine: perchè a margine del suo essere/presentarsi come uno psicopatico erotomane e misogino, Ron Braunstein è anche un ottimo produttore, capace soprattutto di trovare campioni originali e quasi introvabili, nonché un discreto rapper che, pur restando nel genere dello splatter eccetera, è capace di tirar fuori ogni tanto il concetto figo: vedi per esempio I Need Drugs o Dead Body Disposal. E per quanto nell'ultimo periodo si sia lasciato andare troppo alla fusione tra rap e metal -che a me fa cagare, sempre- per un buon quattro anni sono corso al negozio di dischi ogni qual volta usciva un suo album. Album che saranno contenutisticamente idioti o disgustosi, ma a me piacciono sotto ogni punto di vista, e questo Brutality Pt.1 per me chiude quella sorta di età dell'oro della produzione di Braunstein in doppia veste di rapper e beatmaker. Pur non trattandosi infatti di un solista vero e proprio, nemmeno si può dire che Brutality sia una compilation vista la quantità di tracce soliste del Nostro e la sua partecipazione a vario titolo nelle restanti; perciò sconsiglio vivamente di proseguire oltre nella lettura della recensione a chiunque non apprezzi l'operato di Necro.
Per gli altri, invece, eccoci subito con un'apertura degna del suo buon nome: I'm Your Idol racchiude in poco più di quattro minuti tutto ciò che si può amare o odiare di Braunstein, a partire dall'ultraviolenza (creativa, va detto: "You bitches'll need a Heimlich from sucking my dick") per passare alla sua rappata -che si colloca a metà strada tra Kool G Rap ed un semplice incapace (cfr. le volte che va fuori tempo)- per giungere infine al suo tipico modo di produrre beat loopando un campione dal mood sinistro (prelevato sicuramente da qualche colonna sonora) ed accompagnandolo da batterie regolari (e oggettivamente non incisive) ed un basso bello corposo. Di ritornelli non c'è nemmeno l'ombra, ma questo non pesa e, anzi, alla fin fine conferisce un taglio particolare al pezzo, il quale va immediatamente a collocarsi tra le perle dell'album. Non dissimile è l'ingegnosa White Slavery, in cui un bel loop di piano è accompagnato da batterie, stavolta indubbiamente d'impatto, ed in cui al Nostro s'affianca il suo fratello William Braunstein aka Ill Bill; se possibile, stavolta il testo è ancora più di cattivo gusto (sfruttamento della prostituzione) e, a parte un immortale e mitico "shoutout to Saddam", credo che una strofa che inizi con una frase come "I'm enslavin' women from Ukraine/ They don't understand English, but they understand pain/ It's the language of anguish" non lasci spazio a indecisione di alcun genere. O si ama o si odia, e a tal proposito ricordo la reazione scandalizzata ed incazzata della mia ragazza quando le feci vedere il video.
La presenza di Ill Bill comunque non solo migliora la qualità delle canzoni in quanto si ottiene maggiore varietà e maggiore bravura, ma anche perchè sembra accendere lo spirito della competizione nel protagonista: accanto a White Slavery metterei quindi sullo stesso livello di bellezza le ottime Our Life (autobiografica: "The only two white kids up in my projects that wasn't homo") e Frank Zito, con quest'ultima che risulta efficacemente angosciante per via dell'introduzione e del campione dal sapore argentiano.
Tutto qua? No, anche gli altri ospiti hanno il loro spazio: e se alcuni, come Hyde, vengono salvati in zona Cesarini solo dalla bellezza del beat (la sua Street Veteran, appunto), altri reggono benissimo la traccia ed anzi la elevano, come fa per esempio Goretex in Dopesick e nello straordinario remix di The Big Sleep: quest'ultima è stata molto probabilmente interamente risuonata live, perchè la qualità sonora di basso, rullante e la chitarra elettrica (che viene pinchata, sbaglio?) è infinitamente superiore a qualsiasi altra cosa presente in Brutality, col risultato finale che oltre ad essere decisamente valida in sè e per sè suona anche divinamente.
Quanto al resto c'è poco da dire; tolti alcuni episodi francamente trascurabili concentrati purtroppo nell'ultimo quarto del disco (Scumbags, Morbid Shit, Talking Shit), si tratta di tipico materiale à la Necro e, come tale, o lo si ama o lo si odia. Il tutto, infatti, si potrebbe definire una sorta di z-movie musicale paragonabile per certi versi a Rob Zombie, con la conseguenza che ha poco senso giudicarne l'esito con gli stessi criteri che si possono applicare a, che so, i De La Soul. Il massimo che si possa dire restando oggettivi è che i beat sono mediamente molto belli o belli, mentre l'emceeing varia dall'accettabile al valido; e in quanto ala sua estetica, direi che è talmente singolare che è impossibile valutarla se non basandosi su fondamenta etiche e morali. Ma, sembrandomi questa opzione piuttosto idiota (ma idiota stile Moige, quindi anche peggio), non lo farò in alcun modo e gradirei oltretutto che non si creasse nella sezione dei commenti una roba à la Amici, del tipo "Necro travia la gioventù" o fesserie simili. Obligé. Detto questo, quattro e via; a me Brutality piace assai.
Necro Presents: Brutality Part 1
VIDEO: WHITE SLAVERY
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Tuttavia non si deve pensare che sia tutta immagine: perchè a margine del suo essere/presentarsi come uno psicopatico erotomane e misogino, Ron Braunstein è anche un ottimo produttore, capace soprattutto di trovare campioni originali e quasi introvabili, nonché un discreto rapper che, pur restando nel genere dello splatter eccetera, è capace di tirar fuori ogni tanto il concetto figo: vedi per esempio I Need Drugs o Dead Body Disposal. E per quanto nell'ultimo periodo si sia lasciato andare troppo alla fusione tra rap e metal -che a me fa cagare, sempre- per un buon quattro anni sono corso al negozio di dischi ogni qual volta usciva un suo album. Album che saranno contenutisticamente idioti o disgustosi, ma a me piacciono sotto ogni punto di vista, e questo Brutality Pt.1 per me chiude quella sorta di età dell'oro della produzione di Braunstein in doppia veste di rapper e beatmaker. Pur non trattandosi infatti di un solista vero e proprio, nemmeno si può dire che Brutality sia una compilation vista la quantità di tracce soliste del Nostro e la sua partecipazione a vario titolo nelle restanti; perciò sconsiglio vivamente di proseguire oltre nella lettura della recensione a chiunque non apprezzi l'operato di Necro.
Per gli altri, invece, eccoci subito con un'apertura degna del suo buon nome: I'm Your Idol racchiude in poco più di quattro minuti tutto ciò che si può amare o odiare di Braunstein, a partire dall'ultraviolenza (creativa, va detto: "You bitches'll need a Heimlich from sucking my dick") per passare alla sua rappata -che si colloca a metà strada tra Kool G Rap ed un semplice incapace (cfr. le volte che va fuori tempo)- per giungere infine al suo tipico modo di produrre beat loopando un campione dal mood sinistro (prelevato sicuramente da qualche colonna sonora) ed accompagnandolo da batterie regolari (e oggettivamente non incisive) ed un basso bello corposo. Di ritornelli non c'è nemmeno l'ombra, ma questo non pesa e, anzi, alla fin fine conferisce un taglio particolare al pezzo, il quale va immediatamente a collocarsi tra le perle dell'album. Non dissimile è l'ingegnosa White Slavery, in cui un bel loop di piano è accompagnato da batterie, stavolta indubbiamente d'impatto, ed in cui al Nostro s'affianca il suo fratello William Braunstein aka Ill Bill; se possibile, stavolta il testo è ancora più di cattivo gusto (sfruttamento della prostituzione) e, a parte un immortale e mitico "shoutout to Saddam", credo che una strofa che inizi con una frase come "I'm enslavin' women from Ukraine/ They don't understand English, but they understand pain/ It's the language of anguish" non lasci spazio a indecisione di alcun genere. O si ama o si odia, e a tal proposito ricordo la reazione scandalizzata ed incazzata della mia ragazza quando le feci vedere il video.
La presenza di Ill Bill comunque non solo migliora la qualità delle canzoni in quanto si ottiene maggiore varietà e maggiore bravura, ma anche perchè sembra accendere lo spirito della competizione nel protagonista: accanto a White Slavery metterei quindi sullo stesso livello di bellezza le ottime Our Life (autobiografica: "The only two white kids up in my projects that wasn't homo") e Frank Zito, con quest'ultima che risulta efficacemente angosciante per via dell'introduzione e del campione dal sapore argentiano.
Tutto qua? No, anche gli altri ospiti hanno il loro spazio: e se alcuni, come Hyde, vengono salvati in zona Cesarini solo dalla bellezza del beat (la sua Street Veteran, appunto), altri reggono benissimo la traccia ed anzi la elevano, come fa per esempio Goretex in Dopesick e nello straordinario remix di The Big Sleep: quest'ultima è stata molto probabilmente interamente risuonata live, perchè la qualità sonora di basso, rullante e la chitarra elettrica (che viene pinchata, sbaglio?) è infinitamente superiore a qualsiasi altra cosa presente in Brutality, col risultato finale che oltre ad essere decisamente valida in sè e per sè suona anche divinamente.
Quanto al resto c'è poco da dire; tolti alcuni episodi francamente trascurabili concentrati purtroppo nell'ultimo quarto del disco (Scumbags, Morbid Shit, Talking Shit), si tratta di tipico materiale à la Necro e, come tale, o lo si ama o lo si odia. Il tutto, infatti, si potrebbe definire una sorta di z-movie musicale paragonabile per certi versi a Rob Zombie, con la conseguenza che ha poco senso giudicarne l'esito con gli stessi criteri che si possono applicare a, che so, i De La Soul. Il massimo che si possa dire restando oggettivi è che i beat sono mediamente molto belli o belli, mentre l'emceeing varia dall'accettabile al valido; e in quanto ala sua estetica, direi che è talmente singolare che è impossibile valutarla se non basandosi su fondamenta etiche e morali. Ma, sembrandomi questa opzione piuttosto idiota (ma idiota stile Moige, quindi anche peggio), non lo farò in alcun modo e gradirei oltretutto che non si creasse nella sezione dei commenti una roba à la Amici, del tipo "Necro travia la gioventù" o fesserie simili. Obligé. Detto questo, quattro e via; a me Brutality piace assai.
Necro Presents: Brutality Part 1
VIDEO: WHITE SLAVERY
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19 commenti:
mi fa veramente cagare, siamo al livello truce klan.
non capisco proprio come puo' piacerti.
basi yawn, contenuti yawn, flow yawn.
ma cosa e'?
target dai 15 in giu', o meglio dalla 3rza media in giu', imho.
cosa devo fare esaltarmi perche dice parolacce e descrive scene sessuali grottesche? nel 2009? ma zio cane ma non siamo mica in eta' vittoriana, che cazzo c'e' di figo in tutto cio'?
due-mila-fottuto-nove, e la gente si dovrebbe esaltare perche mostra una tipa vestita sadomaso?
ma forse nei primi del 900...
Gia' i gravediggaz rompevano il cazzo dopo mezzo album, ed era quasi 20 anni fa...
ma poi cosa c'e' di figo a farsi fare un pompino da una zoccola nel video? anche ad antonio aveva esaltato sta cosa. No davvero spiegatemela.
Necro travia la gioventù!
Ma si, come si dice spesso tralasciate i contenuti...anche perchè diciamo la verità, se dovessimo ogni volta analizzare gli argomenti al 100% si salverebbero solo 10 album.
Necro come produttore mi piace un casino, "I Need Drugs" per me è una perla.
Purtroppo mi ha deluso in "Gory Days",o forse avevo troppe aspettative.
CryNStay
i primi beat di necro sono una bomba!
reiser vaffanculo.
"mi fa veramente cagare, siamo al livello truce klan": Noyz Narcos non se la può permettere una puttana che si fa mangiare sulla schiena e che posa nuda tutto il video.
reiser 4 zaini sono una roba fuori di cotenna
manca solo sino spadino su sto disco
Aldilà delle liriche e della rappata, Necro è indiscutibilmente un buon produttore, su questo non ci piove.
Per il resto si tratta esclusivamente di gusti. Anche io prediligo altra roba, ma c'è il momento anche per questo nei miei ascolti e non lo disdegno affatto.
Ecco, 4 zaini ci stanno tutti nel suo genere, a livello globale però non saprei... e capisco che dare un voto in questo caso risulta difficile.
Non accostiamo il Truce Klan ai fratelli Braunstein e soci, che al di fuori di Noyz (che comunque a me non piace) gli altri sono delle sòle incredibili... Una dignità tecnica la Psycho+Logical ce l'ha eccome.
D'accordo con Mak, perciò in buona parte anche col padrone di casa. Non è questione di zainetti, è questione di mood: certe cose della PL, a tempo dovuto, prendono bene, chiaro che c'è differenza tra "The Future Is Now" e "Brutality", come c'è in fondo tra "I Need Drugs" e "The Sexorcist", però Necro ha una sua dignità e, potrebbe sembrare un paradosso, una sua coerenza. E' sbagliato confondere loro con chi li scimmiotta (il Truce), perché, piaccia o meno il genere, alcune bombe di Necro sono oggettivamente incontestabili. Poi sì, è chiaro, Necro travia la gioventù... ;.-)
BRA
www.rapmaniacz.com
è un rompicapo che non ho mai risolto (e non mi fa evacuare in modo regolare):come diavolo fai a magnficare così tanto Necro? no, sul serio..tralasci che ai diski di un prod. è raro che superi il 3 e mez scarso (la disomogeneità e tutto il rest), ma tra le righe in mille reviews hai fat di tut per inserire una lancetta spezzata in favore del nostro..io non lo so, prescindendo l'atmosfera horrorcore che,detto tra noi, 'sti gran cazzi!, sono prprio le basi a risultarmi indigeste, anzi, diciamolo, MONOTONE,SCHE-MA-TI-CHE,xkè il ragazzo latita completamente di quella complessità, pienezza di suono di un Roccia, un Marl o un Dilla. Cioè, c'ha i woofer pompati..e allora?basta questo? X-files irrisolti.
Da Kobra
Vabbe mi ero dimenticato di dire che Necro travia la gioventù
io son d'accordo coi 4 zainetti, posso capire che non piaccia l'attitudine, ma sti discorsi generalisti mi stan sulla minchia.
ciao.
Aspetta aspetta aspetta.
Prima cosa a Magic: Magic, a me il pompino non aveva esaltato. Il discorso, nel mio caso era: perche' un ragazzino dovrebbe ascoltare Lil Wayne o chi per lui che parla di trombate quando Necro 'sta cosa la porta alle estreme conseguenze? Se facciamo il paragone, e' come passare dal giornaletto porno al DVD. Ma perche' devo comprare il giornaletto quando col DVD ho molto di più in termini di "reality"?
Solo questo.
Se ti ricordi avevo chiuso con un bel "Funziona per i sedicenni e la loro limitata capacità di discernimento, ma annoia le persone adulte." Con tutti i pregi che comunque Necro ha. Da quando ha fatto Underground e ha prodotto Feel This Shit di Al Tariq. Classici, pochi cazzi.
Seconda cosa: non è colpa di Necro se i Truce Klan, in qualche modo, lo copiano. Diamo a Cesare quel che è di Cesare. Necro è l'originale. E sa pure quel che fa, nel suo campo. Tipo prendere Lannie
Barbie per un pornazzo.
A Reiser: il paragone con Rob Zombie mi pare improprio. Infatti Zombie si rifà ad un'estetica da B-movie anni '50 (con tutta l'ingenuità del caso), mentre Necro al marciume anni '70 (Frank Zito non è una citazione a caso).
Per il resto, a me questo non mi ha esaltato più di tanto. I Need Drugs sì, invece. E non sputerei neanche sulla tecnica di rap di Necro, che non se la cava malaccio. Kool G Rap as a Jewish Lower East Side white boy, come si dice... anche se zio G sta su un altro pianeta.
a Da Kobra: schematiche ora o in generale? Ora forse sì (lo scrissi anche a suo tempo, Reiser può confermare), ma in generale le cose migliori di Necro sono incontestabili. Con la sua tastierina E-mu SP-1200 a dischetto, che si imballa ogni tre per due, Necro è capace di infondere una sporcizia "vera" che gli altri produttori si sognano.
E poi campiona colonne sonore italiane di poliziotteschi, che ora sono tanto di moda, ma che prima venivano solo infamate. Come prima, diamo a Necro quel che è di Necro.
E a proposito di puntualizzazioni, Swordfish è una bombetta.
"Zombie si rifà ad un'estetica da B-movie anni '50 (con tutta l'ingenuità del caso)"
Beh, non mi sembra proprio così. Zombie s'è sparato almeno un centinaio di visioni di The Texas Chainsaw Massacre e l'immaginario, comunque, si rifà parecchio esplicitamente alla produzione horror americana che va dagli anni '70 ai primi '80 (d'altronde lui è del '65, perciò è probabile che tra i 15 e i 20 si sia sciroppato tutto il genere in questione).
BRA
www.rapmaniacz.com
^^
Si parla di musica. E se in parte sulla carriera di Zombie come regista ti dò ragione, a livello musicale (e fumettistico, per quel che importa), i riferimenti sono alla "golden age" dell'horror. Vedi il feticismo per Gene Colan, per dirne una. O Hillbilly Deluxe come titolo.
In ogni caso, l'approccio di ROb Zombie è molto più "postmoderno" (scusate la parolaccia) e ironico di quello di Necro.
Personalmente non ho dubbi sulla sanità mentale di Rob Zombie, mentre su Necro...
Ossignur, vedo di andare per ordine.
1. Maggico: sottoscrivo quello che ha detto Antonio, ma aggiungo una cosa: onestamente, un po' tutti (vabeh, il 90%) i testi nel rap sono cose che a prenderle sul serio c'è da schiantarsi dalle risate. Voglio dire che solo uno sottosviluppato potrebbe ascoltare i Mobb Deep o la DITC usando gli stessi filtri culturali, e la stessa serietà, che adopera quando si spara un De André o un Bob Dylan. L'auto-ottundimento è una pratica fondamentale per poter poi apprezzare altri aspetti di questa musica, che semplifico qua sotto il termine "stile" (lo so che fa molto Aelle '98, ma non rompetemi il cazzo), e questo vale naturalmete anche nel caso di Necro, forse anche di più perchè certi temi oltretutto sanno così tanto di metal che lo sforzo richiesto è doppio. E Necro è comunque bravo in quello che fa, dai. Poi oh magari tu non solo smadonni dietro al pirla qua per via delle tematiche paradosslmente infantili, ma ti spendi in insulti, prendendo sul serio i repponi, anche ogni volta che senti idolatrare violenza, omofobia, machismo, ignoranza a 360°, autoindulgenza, arroganza fuori controllo, turbocapitalismo nelle sue forme più abiette, vanità eccetera eccetera.
2. Kobra: io ti posso anche dar ragione su alcuni punti (non sui beat, però), ma il punto è, come dicevo, che Necro francamente o si ama o si odia e perciò quel quattro andrebbe preso come un voto relativo alla sua produzione personale prima che in termini oggettivi. Tecnicamente questo non è molto corretto, ma è ciò che bene o male avviene sempre -anche con Pete Rock o Premier, per dire- senonchè la relatività lì si nota di meno perchè la loro musica rientra più facilmente negli standard del genere (ovviamente lo dico con riverenza).
3. Anto: il paragone con Zombie lo intendevo solamente in termini di critica: sia quella ricevuta che il modo stesso di farla, approciandosi quindi con una logica coerente al prodotto. Io non sono ferrato sulla sua produzione e l'ho preso solo perchè mi pareva un rimando abbastanza adatto, ma volendo il discorso varrebbe anche un Fernando Di Leo, un Umberto Lenzi o con chiunque faccia cinema di genere con capacità (si escludono quindi i fenomeni "so bad it's good" tipo Godfrey Ho).
Anto: il paragone con Zombie lo intendevo solamente in termini di critica: sia quella ricevuta che il modo stesso di farla, approciandosi quindi con una logica coerente al prodotto.
Sì, ho capito. Però volevo evidenziare un passaggio fondamentale (parafrasando John Waters): Rob Zombie possiede un "buon" cattivo gusto, Necro un "cattivo" cattivo gusto.
E, al di là della capacità tecnica oggettivamente ottima di Necro, questo fa la differenza in termini delle critiche che i due ricevono. Il video di White Slavery 2, ad esempio, mi fa accapponare la pelle...
White Slavery 2 è oltre, insomma non puoi mettere uno sturacessi in faccia a nessuno
Però non è che moralmente sia poi così diversa dalla precedente, diciamo che il video è più esplicito. Shock & Awe, direbbe Dubya
Dunque,incentivato dal chiacchiericcio sono andato giocoforza a risentirmi un po’ di fatiche di Necro,specie quelle un po’ più aged(le recenti mi irritano più di un chihuahua-sotto-fungo)e in effetti pur non condividendo in assoluto l'iper-realistico"basi yawn, contenuti yawn, flow yawn" di M.J. non riesco ad andare oltre una onesta pacca sulle spalle del nostro,ebbene si.Premesso che non posso proprio annoverare una complessità di riferimenti culturali analoga a quelle qui riscontrate(ma fermolestando che l'accostamento col Truce mi sembra tanto sacrosanto quanto quello di Rodriguez con Tarantino-è sono stato ecumenico), cercherei di calibrare il concetto:è arduo trovare un giusto bilanciamento tra lo spessore oggettivo di un artista e le preferenze soggettive di un fruitore ok?xkè è di questo ke si parla,altrimenti ognuno alza la manina, dice la sua e snocciola la nocciolina del suo voto,se 'col portafoglio' è meglio..(support-good-music-pleaz).in questo senso ciò ke posso dire è questo:i need drugs e what's wrong with I.B. grandi album ok?ma da quanto tempo non li rispolvero,pigio play e me li sciroppo 'da cap'a pier'? questo è il punto. non sono in grado di dare spiegazioni tecniche su questo(tipo 'con la sua tastierina E-mu SP-1200 a dischetto'che con tutto l’ossequioso risp:WHOT?!)ma per perpetuare questo dictus allegorico tanto caro al discorso faccio un pot-pourri:si parla di beat ovvio,non sono un grande interpreter di testi (e poi accà-nishun-è-fetish),ma x fare una similitudine con una rappata, è come se necro avesse la metrica ma non la dialettica.Cioè:egregie sonorità,belle batterie,grandi woofer, ma quando ascolto una traccia per l'Nesima volta mi piace stanare quel risvolto,quella variante,quel rumore nascosto,quell'intimo gorgheggio sottomarino che al primo ascolto ho ignorato e che ai successivi mi proietta a un altro tempo e un altro luogo.Per dirla,prendi Black Helicoptas ok?pezzo da Dio,l’attacco del secolo,ritmo travolgente ma se la somministri in loop ai prigionieri di Guantanamo allora si ke ti rivelano pure il dopobarba di Bin Laden(Mennen..ovvio),non lo so,è come se i beat avessero un solo livello di lettura,io non riconosco più di 2 o 3 tracce foniche che si amalgamano alla grande,puoi dirlo forte, ma ke dopo un po’ -un bel pò- sclerotizzano,e poi dello stesso LP ti riascolti If you got love & Rockstars(ma dai?!)e il cerchio si chiude. sarà ke vado pazzo per i prod.’musicisti’:RZA in primis,Roccia,Dilla,Madlib,Dan ma anche Bronze Nazareth xdire, più che quelli 'compositori'ma se vi sciroppo tutta sta menata è vuoi sapere p'kkè?xkè a confronto prpio non digerisco l’antica condanna a Nona Meraviglia ecco xkè.ergo:o mi fai un Lodo 9th Wonder oppure provo comicamente a rinfocolare il panel discussion:chi giù dalla torre?9th Wonder o Necro???
Da Kobra
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