Ammettiamolo: le premesse non lasciavano presagire nulla di buono. Da un lato avevamo un gruppo mancato, ovverosia gli Strong Arm Steady, che a furia di perder membri (no Bobbitt) erano rimasti in due/tre e nessuno di essi aveva chissà quale talento. Dall'altro, invece, avevamo un beatmaker indubbiamente talentuoso -Madlib- che però di recente s'era perso troppo nei suoi personalissimi trip, nel suo ego ed in mille progetti paralleli, senza riuscire ad esercitare un minimo di controllo qualitativo sul suo operato. In mezzo, infine, ci trovavamo con una casa discografica come la Stones Throw la quale, forte del prestigio guadagnatosi sul campo grazie alla bontà delle sue pubblicazioni, da qualche tempo s'era mostrata fin troppo disposta a pubblicare qualsiasi prodotto a prescindere dalla sua effettiva qualità. Come dicevo: nulla-di-buono.
E invece 'sto cazzo di Stoney Jackson è proprio bello, non ce n'è.
Cominciamo dunque a decantarne le lodi partendo dall'aspetto ovviamente più interessante, ovverosia le basi di Madlib. Mentre la sua carriera ed i suoi gusti sono andati vieppiù distaccandosi dall'ortodossia di un certo rap (aka un loop di 6 secondi su batterie in 4/4), arrivando di recente a toccare vette d'esotismo nella scelta dei campioni, nonchè una certa schizofrenia nel loro assemblaggio, piuttosto alte, in Stoney Jackson egli torna a percorrere il sentiero più tradizionale. Concretamente questo significa una pesca a piene mani nel soul degli anni '50 e '60 ed un suo uso più votato alla creazione di melodie (specialmente nella prima parte del disco), così come un parziale abbandono di certe dissonanze che ogni tanto il Nostro amava inserire a sorpresa nel mezzo di un loop e, infine, un lavoro di effettaggio dei campioni meno determinante per il risultato finale. Naturalmente non aspettatevi il suono cristallino di un Dr. Dre, semplicemente tornate con la mente al primo Quasimoto e, ibridandolo con l'evoluzione avuta finora da Otis Jackson, riuscirete a farvi un'idea di quello che vi potete aspettare in quest'opera. Un sound molto ben bilanciato, secondo me, che vede i suoi risultati migliori nel gospel à la O.V. Wright di New Love, nel funk di Isaac Hayes sporcato e rielaborato per la posse cut True Champs e nei figli bastardi di The Red, Pressure e Ambassadors, accomunati come sono alla prima da delle line di basso spessissime e batterie a dir poco incessanti.
Ma vi dirò che, con l'eccezione della sola Needle In The Haystack, che reputo un po' tanto fracassona e generica (per gli standard di Madlib, ça va sans dire) penso che un simile coacervo di beat così belli e ben coordinati sia raro da trovare oggigiorno. Stoney Jackson scorre che è un piacere, insomma, e dimostra ancora una volta di come le opere orchestrate da un singolo elemento risultino quasi sempre superiori -posto che il livello qualitativo di questi sia il medesimo- agli album collage dove ad intervenire al campionatore sono in cinque. Sono colpito.
Non dovrebbe quindi risultare un'eresia se vi dicessi che, vista la bontà della colonna sonora, gli attori potrebbero anche essere dei cani senza che questo andasse a danneggiare più che tanto il risultato finale. E invece così non è e per fortuna le prestazioni che ci vengono regalate risultano essere mediamente più che buone, sempreché ci si faccia andare bene il fatto di avere tra le mani più una compilation che un album. Per quel che mi riguarda io non ho problemi in tal senso: in fondo Krondon ha una metrica passabile ma una voce alla lunga fastidiosa, mentre Phil Da Agony oscilla sovente, ed in una maniera preoccupante, tra il carismatico ed il potente (Best Of Times) ed il patetico e fiacco (Cheeba Cheeba). Ne consegue che avere un'infornata di ospiti, meglio ancora se bravi, risulti essere tutto grasso che cola: e questo vale per Chace Infinite, Talib Kweli, l'a me sconosciuto ma degnissimo Montage One, Phonte e Fashawn. Ma, soprattutto, vale per il buon Planet Asia che in Stoney Jackson fa un figurone in ogni sua strofa, e per giunta si ritrova finalmente a rappare su beat belli e di classe e non le mezze cacatielle che è uso propinarci; il suo stile si sposa in maniera perfetta con i pattern musicali di Madlib, tanto che dopo l'ascolto di quest'album è doveroso sperare che un giorno i due decidano di lavorare assieme per un LP. Unico momento «WTF!?!» del tutto è Chittlins & Pepsi, una specie di ode al mangiar sano (!) ed alle donne vegane (!!!) che non so bene se prendere sul serio, ed in ogni caso finisce col diventare uno dei momenti più weird dell'intero disco.
Ora: come vi ho già detto, Stoney Jackson è assai bello e non ringrazierò mai abbastanza Antonio per averne decantato le lodi facendomi crescere la curiosità. Il fatto poi che in esso le partecipazioni annacquino le personalità dei membri della Strong Arm Steady è per me un difetto molto relativo, in quanto il vero collante risultano essere i beat di Madlib più che Krondon e Phil. Alla fine, dunque, quello che resta è un viaggio sonoro al contempo atmosferico e godibilissimo in cui intervengono svariati MC e che, come tale, diventa il miglior accompagnamento musicale per gli oziosi pomeriggi passati a bere e/o fumare.
LINK RIMOSSO DATO CHE LA STONES THROW HA MINACCIATO DI FARMI IL CULO
LINK REMOVED BECAUSE OF STONES THROW THREATENING ME TO EFF ME THE EFF UP
E invece 'sto cazzo di Stoney Jackson è proprio bello, non ce n'è.
Cominciamo dunque a decantarne le lodi partendo dall'aspetto ovviamente più interessante, ovverosia le basi di Madlib. Mentre la sua carriera ed i suoi gusti sono andati vieppiù distaccandosi dall'ortodossia di un certo rap (aka un loop di 6 secondi su batterie in 4/4), arrivando di recente a toccare vette d'esotismo nella scelta dei campioni, nonchè una certa schizofrenia nel loro assemblaggio, piuttosto alte, in Stoney Jackson egli torna a percorrere il sentiero più tradizionale. Concretamente questo significa una pesca a piene mani nel soul degli anni '50 e '60 ed un suo uso più votato alla creazione di melodie (specialmente nella prima parte del disco), così come un parziale abbandono di certe dissonanze che ogni tanto il Nostro amava inserire a sorpresa nel mezzo di un loop e, infine, un lavoro di effettaggio dei campioni meno determinante per il risultato finale. Naturalmente non aspettatevi il suono cristallino di un Dr. Dre, semplicemente tornate con la mente al primo Quasimoto e, ibridandolo con l'evoluzione avuta finora da Otis Jackson, riuscirete a farvi un'idea di quello che vi potete aspettare in quest'opera. Un sound molto ben bilanciato, secondo me, che vede i suoi risultati migliori nel gospel à la O.V. Wright di New Love, nel funk di Isaac Hayes sporcato e rielaborato per la posse cut True Champs e nei figli bastardi di The Red, Pressure e Ambassadors, accomunati come sono alla prima da delle line di basso spessissime e batterie a dir poco incessanti.
Ma vi dirò che, con l'eccezione della sola Needle In The Haystack, che reputo un po' tanto fracassona e generica (per gli standard di Madlib, ça va sans dire) penso che un simile coacervo di beat così belli e ben coordinati sia raro da trovare oggigiorno. Stoney Jackson scorre che è un piacere, insomma, e dimostra ancora una volta di come le opere orchestrate da un singolo elemento risultino quasi sempre superiori -posto che il livello qualitativo di questi sia il medesimo- agli album collage dove ad intervenire al campionatore sono in cinque. Sono colpito.
Non dovrebbe quindi risultare un'eresia se vi dicessi che, vista la bontà della colonna sonora, gli attori potrebbero anche essere dei cani senza che questo andasse a danneggiare più che tanto il risultato finale. E invece così non è e per fortuna le prestazioni che ci vengono regalate risultano essere mediamente più che buone, sempreché ci si faccia andare bene il fatto di avere tra le mani più una compilation che un album. Per quel che mi riguarda io non ho problemi in tal senso: in fondo Krondon ha una metrica passabile ma una voce alla lunga fastidiosa, mentre Phil Da Agony oscilla sovente, ed in una maniera preoccupante, tra il carismatico ed il potente (Best Of Times) ed il patetico e fiacco (Cheeba Cheeba). Ne consegue che avere un'infornata di ospiti, meglio ancora se bravi, risulti essere tutto grasso che cola: e questo vale per Chace Infinite, Talib Kweli, l'a me sconosciuto ma degnissimo Montage One, Phonte e Fashawn. Ma, soprattutto, vale per il buon Planet Asia che in Stoney Jackson fa un figurone in ogni sua strofa, e per giunta si ritrova finalmente a rappare su beat belli e di classe e non le mezze cacatielle che è uso propinarci; il suo stile si sposa in maniera perfetta con i pattern musicali di Madlib, tanto che dopo l'ascolto di quest'album è doveroso sperare che un giorno i due decidano di lavorare assieme per un LP. Unico momento «WTF!?!» del tutto è Chittlins & Pepsi, una specie di ode al mangiar sano (!) ed alle donne vegane (!!!) che non so bene se prendere sul serio, ed in ogni caso finisce col diventare uno dei momenti più weird dell'intero disco.
Ora: come vi ho già detto, Stoney Jackson è assai bello e non ringrazierò mai abbastanza Antonio per averne decantato le lodi facendomi crescere la curiosità. Il fatto poi che in esso le partecipazioni annacquino le personalità dei membri della Strong Arm Steady è per me un difetto molto relativo, in quanto il vero collante risultano essere i beat di Madlib più che Krondon e Phil. Alla fine, dunque, quello che resta è un viaggio sonoro al contempo atmosferico e godibilissimo in cui intervengono svariati MC e che, come tale, diventa il miglior accompagnamento musicale per gli oziosi pomeriggi passati a bere e/o fumare.
LINK RIMOSSO DATO CHE LA STONES THROW HA MINACCIATO DI FARMI IL CULO
LINK REMOVED BECAUSE OF STONES THROW THREATENING ME TO EFF ME THE EFF UP
19 commenti:
Posso solo sottoscrivere quanto sopra. Veramente un bell album
FCK SQUAD..wow
scarico al volo anche io ero a dir la verità rimasto molto colpito da quanto scritto da antonio nel suo blog...e averlo trovato oggi su rugged affiancato da 4 zainetti non ouò che spingermi ad ascoltarlo.. inoltre la giornata di oggi con il suo cacosissimo cielo alla londinese si sposa in maniera perfetta con la grafica di st'album (yo)...non mi resta quindi che sperare in un pomeriggio di bavute e fumate
bless
L'ho scaricato appena uscito e al primo ascolto mi ha impressionato positivamente,ma visto il produttore ho preferito conservarlo per usarlo come colonna sonora del mio ozio estivo...true champs mamma mia che base...non so perchè ma quando penso a questo disco la mia mente fà una rapida connessione con "livin proof"...
RoyaleCeca a.k.a. RealityCheck
Best Of Times e Get Started sono due perle!
Grande disco che sto rivalutando nell'ultimo periodo....Madlib mi aveva messo paura sopratutto dopo questa prod per Guilty Simpson (qui---> http://www.blue-nox.com/archives/1363).
Invece su sto disco manda tutti a casa e a questo punto per una groupie come me c'è da aspettarsi un Madvillain 2 (di cui sono usciti già alcuni estratti) al livello del primo!!!!
vorrei davvero sapere chi ha settato i google alerts alla stonesthrow
Secondo me in realtà hanno sguinzagliato dei segugi virtuali tipo quelli che si vedevano nei film pacco anni '90 come il Tagliaerbe
FCK SQUAD....ppsssssss il tagliaerbe noooooooooo cosa mi fai tornare in mente chissà dove avrò la videocassetta??!!
comunque com'è sto fatto che ti hanno minacciato?
io gli toglierei mezzo voto anzi 3
cazzo tutto ad un tratto odio la stones throw..
La stones rimuove SEMPRE e dico SEMPRE i link...Un sacco di blog son stati chiusi per via dei link...Per me sguinzagliani i cani
lol@"LINK RIMOSSO DATO CHE LA STONES THROW HA MINACCIATO DI FARMI IL CULO"
djmp45
Don't get me wrong man,
music is my life,but is also my job,so i wanna get paid for my job,when you download music,you're stealing my job,and my life,so buy the album,support the artist and support hip hop!
Ps:4,5 to Dah Shinin',man Waththefuck!?!Dah Shinin' is a classic man,one of my favourite east coast album,so change this 4,5 in a 5!!
Peace,
Madlib The Beat Konducta
www.stonesthrow.com
FCK SQUAD- ciccio reà t'amu sgamatu
All'inizio l'avevo totalmente snobbato, ma incuriosito dalla recensione l'ho ascoltato e devo dire che è un buon album, non pensavo...
Mi fa ben sperare per un eventuale Madvillainy 2.
PS: non centra un cazzo ma la Def Jux sembra essere in alto mare ormai
http://ugsmag.com/2010/02/r-i-p-definitive-jux/?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+ugsmag+%28UGSMAG%29
Simone
In attesa che DJ MP45 arrivi con il codice fiscale di Montage One, ti dico che è un ex-protège di Xzibit del giro Alkhaoliks. Aveva fatto uscire un 12" tipo 7-8 anni fa che non era malissimo, poi più nulla. Mi sa che quest'anno è uscita altra roba, ma non ricordo dove.
Come hai detto tu, degnissimo, quindi va bene.
E sono contento per Phil The Agony, che ogni tanto ci azzecca.
Nei singoli dei Barbershop MCs era mostruoso, poi da anni si era messo a fare cagate pazzesche.
Assuming that you're really Madlib -your opinion on the S&W album leaves me quite suspicious- you have the right to protect your creations as you wish -that goes without saying.
Also, since I'm aware that what I'm doing is technically illegal and morally questionable (at least for some) I can't, don't and won't take any sort of offense or whatever.
Still, I think that such a policy is a bit shortsighted, but I digress. One last thing, though: I'd never have bought this album -see below- without listening to it multiple times, which I could do only because I had downloaded it. Illegally.
Screenshot of the order: http://img46.imageshack.us/i/stoneyorder.jpg/
Since I spend a lot of money on records and since I take some pride in reviewing and uploading only music that I own, unlike 99% of music blogs such as mine, I just wanted point out that I'm a happy owner of the original CD.
One
Ma rispondi a MP45 travestito?
Haha.
Bah mi sembra strano che la STones Throw scriva qui, ma mi sembra ancora più strano che qualcuno si faccia la sbatta di scrivere quella roba
giuro su rakim dell'89 che non l'ho scritta io
djmp45
FCK SQUAD...huahua,,da ridere..
giuro su rakim dell'89 è fantasticA
Reiser e Antonio santi subito x avermi fatto scoprire questo disco!
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