Quest'album di Clue -per essere precisi il suo esordio per una major dopo una quantità di mixtape alla vecchia maniera- si può prendere in due modi radicalmente differenti tra loro e decidere perciò se odiarlo o dargli una chance. Se lo si vuole odiare basta concentrarsi sul fatto che del DJ Clue ha ben poco: non mixa, non usa il giradischi e praticamente grida fesserie sulle canzoni e basta; se invece lo si vuole amare si deve pensare al fatto che alla fine egli (con il compare DURO -no homo) produce il 90% di quello che, in fondo, più che un mixtape è una compila in tal senso non troppo dissimile da Soul Survivor: tanti ospiti su produzioni originali create ad hoc.
Personalmente io non reputo il personaggio un granchè, anche se un posticino nella storia ce l'ha: per me è poco meno di un Puff Daddy (che guardacaso appare nell'intro) del giro dei mixtape, cioè uno che grazie alla capacità di crearsi dei contatti e saperli sfruttare è riuscito a costruirsi una carriera, che al contempo è rispettabile dal punto di vista imprenditoriale e deprecabile da quello artistico. E siccome a me dell'aspetto imprenditorial-economico-peschereccio non me ne può frega' de meno, Clue può anche andare a dar via il culo, in special modo dopo i due ignobili sequel di Professional. Ma sto divagando.
Limitandoci a questo disco cosa abbiamo? Abbiamo una pletora di nomi della scena nuiorchese -ma non solo- più in auge all'epoca, sia che si tratti di emergenti (Big Pun, Canibus, la cricca dei Ruff Ryders) che di artisti affermati (Jay-Z, Nas, Def Squad, Mobb Deep). Il senso di questa scelta è ovvio e consiste nel presentarsi sul mercato con una summa, un bignamino del chi-è-chi dell'hip hop di fine millennio e così incontrare i gusti di chiunque; difatti non solo alcuni dei protagonisti sono diversissimi tra loro per sound e carriera, ma anche nel campo dei beat i salti stilistici sono innumerevoli. E così, se sulla carta il progetto può risultare interessante quantomeno per alcune delle combinazioni e dei nomi proposti, dall'altro risulta essere un pochino paraculo (ma è il meno) e soprattutto tremendamente incostante. Com'è infatti possibile conciliare un classicone cupo com'è The Professional -Mobb Deep e Noyd con beat di V.I.C.- con una puzzetta da club qual è Bitch Be A Ho (titolo più ignorante del '98, BTW) di Jermaine Dupri? Non si può in nessun caso, è ovvio, e così ecco che The Professional, analogamente a molti dischi usciti per major all'epoca, risulta essere al massimo una mediocre cesta dalla quale raccogliere saltuariamente qualcosa di buono.
Ma anche in questo caso il "qualcosa" in fin dei conti non equivale a molto. Sul versante positivo dei pezzi possiamo infatti elencare la già menzionata title track, con i Mobb belli in forma e ruspanti ed un beat che non tradisce il loro stile; idem per Queensfinest di Nas e It's My Thang '99 degli EPMD con Redman e Keith Murray, un pezzo che non toglie nulla all'originale e anzi lo ripropone rispettosamente in versione riveduta e liricamente aggiornata. Gangsta Shit di Jigga e Ja Rule è invece materiale negli standard d'allora di Shawn Carter, quindi non malvagio ma nemmeno degno di chissà quali applausi; al contrario, Exclusive-New Shit con Nature risulta inascoltabile malgrado il bel sample di Bob James (già sentito in Beasts From The East dei Lost Boyz, però) in quanto inspiegabilmente qualche genio ha deciso di censurare le innumerevoli scurrilità ivi contenute; last but not least, tra i pezzi di qualche valore si può infine annoverare la buckwildiana Cops & Robbers, principalmente grazie ad un beat costruito su un buon sample degli Stylistics (lo stesso che Alchemist farà suo in The Man The Icon) e alle rime di Lord Tariq, peraltro qui affiancato da un altro cialtrone della scuderia Desert Storm di nome Muggs e che altri non è che il fallitone Paul Cain.
Tolte queste canzoni, e non avendo nessuna voglia di perdere tempo a dir male di scontate porcherie come i pezzi di Fabolous (all'epoca Fabolous Sport, pensa te), Jermaine Dupri, Ma$e o Missy Elliott, il materiale che resta oscilla tra l'orrendo ed il deludente. Ad esempio: facciamo finta che i Ruff Ryders siano una crew di talentuosi e facciamo finta che la base di Ruff Ryders Anthem sia una figata: anche così, perchè mai mi becco un remix su cui ci sono Eve e Drag-On, cioè due schiappe clamorose? O, ancora, perchè il pezzo di DMX è identico ai milioni fatti fino a quel punto? Impossibile dirlo. Mentre è facile dire perchè la posse cut principale dell'album, cioè Fantastic Four, con Cam'Ron, Pun, Noreaga e Canibus, sia perlomeno molto deludente: con una base simile nemmeno loro -escludo ovviamente Cam che all'epoca faceva schifissimo- potevano fare molto; monotona, ripetitiva, senza melodia da un lato e priva di batterie serie dall'altro, come produzione non stonerebbe se inserita in uno dei patetici e noiosissimi dischi dei Kings Of Convenience. Lo stesso dicasi per No Love, assolutamente fuori luogo per gli M.O.P., Brown Paper Thoughts di Raekwon e la ultragenerica Thugged Out Shit, così come per i contributi della Flipmode Squad, della Boot Camp Clik e dei tanti altri che non hanno voluto/potuto produrre materiale all'altezza delle rispettive reputazioni.
Insomma, tanto per farla breve: molto fumo, poco arrosto ed un successo di pubblico decisamente esagerato rispetto a quella che è fondamentalmente una idea carina realizzata però male. Due e mezzo, valà, che son pure un po' regalati...
DJ Clue - The Professional
Personalmente io non reputo il personaggio un granchè, anche se un posticino nella storia ce l'ha: per me è poco meno di un Puff Daddy (che guardacaso appare nell'intro) del giro dei mixtape, cioè uno che grazie alla capacità di crearsi dei contatti e saperli sfruttare è riuscito a costruirsi una carriera, che al contempo è rispettabile dal punto di vista imprenditoriale e deprecabile da quello artistico. E siccome a me dell'aspetto imprenditorial-economico-peschereccio non me ne può frega' de meno, Clue può anche andare a dar via il culo, in special modo dopo i due ignobili sequel di Professional. Ma sto divagando.
Limitandoci a questo disco cosa abbiamo? Abbiamo una pletora di nomi della scena nuiorchese -ma non solo- più in auge all'epoca, sia che si tratti di emergenti (Big Pun, Canibus, la cricca dei Ruff Ryders) che di artisti affermati (Jay-Z, Nas, Def Squad, Mobb Deep). Il senso di questa scelta è ovvio e consiste nel presentarsi sul mercato con una summa, un bignamino del chi-è-chi dell'hip hop di fine millennio e così incontrare i gusti di chiunque; difatti non solo alcuni dei protagonisti sono diversissimi tra loro per sound e carriera, ma anche nel campo dei beat i salti stilistici sono innumerevoli. E così, se sulla carta il progetto può risultare interessante quantomeno per alcune delle combinazioni e dei nomi proposti, dall'altro risulta essere un pochino paraculo (ma è il meno) e soprattutto tremendamente incostante. Com'è infatti possibile conciliare un classicone cupo com'è The Professional -Mobb Deep e Noyd con beat di V.I.C.- con una puzzetta da club qual è Bitch Be A Ho (titolo più ignorante del '98, BTW) di Jermaine Dupri? Non si può in nessun caso, è ovvio, e così ecco che The Professional, analogamente a molti dischi usciti per major all'epoca, risulta essere al massimo una mediocre cesta dalla quale raccogliere saltuariamente qualcosa di buono.
Ma anche in questo caso il "qualcosa" in fin dei conti non equivale a molto. Sul versante positivo dei pezzi possiamo infatti elencare la già menzionata title track, con i Mobb belli in forma e ruspanti ed un beat che non tradisce il loro stile; idem per Queensfinest di Nas e It's My Thang '99 degli EPMD con Redman e Keith Murray, un pezzo che non toglie nulla all'originale e anzi lo ripropone rispettosamente in versione riveduta e liricamente aggiornata. Gangsta Shit di Jigga e Ja Rule è invece materiale negli standard d'allora di Shawn Carter, quindi non malvagio ma nemmeno degno di chissà quali applausi; al contrario, Exclusive-New Shit con Nature risulta inascoltabile malgrado il bel sample di Bob James (già sentito in Beasts From The East dei Lost Boyz, però) in quanto inspiegabilmente qualche genio ha deciso di censurare le innumerevoli scurrilità ivi contenute; last but not least, tra i pezzi di qualche valore si può infine annoverare la buckwildiana Cops & Robbers, principalmente grazie ad un beat costruito su un buon sample degli Stylistics (lo stesso che Alchemist farà suo in The Man The Icon) e alle rime di Lord Tariq, peraltro qui affiancato da un altro cialtrone della scuderia Desert Storm di nome Muggs e che altri non è che il fallitone Paul Cain.
Tolte queste canzoni, e non avendo nessuna voglia di perdere tempo a dir male di scontate porcherie come i pezzi di Fabolous (all'epoca Fabolous Sport, pensa te), Jermaine Dupri, Ma$e o Missy Elliott, il materiale che resta oscilla tra l'orrendo ed il deludente. Ad esempio: facciamo finta che i Ruff Ryders siano una crew di talentuosi e facciamo finta che la base di Ruff Ryders Anthem sia una figata: anche così, perchè mai mi becco un remix su cui ci sono Eve e Drag-On, cioè due schiappe clamorose? O, ancora, perchè il pezzo di DMX è identico ai milioni fatti fino a quel punto? Impossibile dirlo. Mentre è facile dire perchè la posse cut principale dell'album, cioè Fantastic Four, con Cam'Ron, Pun, Noreaga e Canibus, sia perlomeno molto deludente: con una base simile nemmeno loro -escludo ovviamente Cam che all'epoca faceva schifissimo- potevano fare molto; monotona, ripetitiva, senza melodia da un lato e priva di batterie serie dall'altro, come produzione non stonerebbe se inserita in uno dei patetici e noiosissimi dischi dei Kings Of Convenience. Lo stesso dicasi per No Love, assolutamente fuori luogo per gli M.O.P., Brown Paper Thoughts di Raekwon e la ultragenerica Thugged Out Shit, così come per i contributi della Flipmode Squad, della Boot Camp Clik e dei tanti altri che non hanno voluto/potuto produrre materiale all'altezza delle rispettive reputazioni.
Insomma, tanto per farla breve: molto fumo, poco arrosto ed un successo di pubblico decisamente esagerato rispetto a quella che è fondamentalmente una idea carina realizzata però male. Due e mezzo, valà, che son pure un po' regalati...
DJ Clue - The Professional
27 commenti:
FCK SQUAD..?!?.. che cazzo hai recensito? waaah.. ieri sera hai mangiato strano??...
comunque ho letto sulla recensione di starr status che non prenderesti nemmeno un coffee con raekwon (WTF?)
posso sapere il perchè?
con insight & dj clue hai raggiunto il top...ora recensisci un disco di maestro fresh wes e dei loco locass e poi apri la categoria "dischi che nessuno si è mai inculato"...
RoyalCeca aka Realitycheck
la devi smettere.
ck
"dischi che nessuno si e' mai inculato"
beh sto "the professional" ai tempi mi sa che aveva venduto anche parecchio
^^^
Davè?allora scusate la battuta four di luogo(resti tra noi Maestro Fresh Wes spacca)...
RoyaleCeca aka RealityCheck
quale album preferisci di maestro fresh wes, ceca?
djmp45
una'altra cosa: dj clue nel 94 mixava col giradischi e non era neanche male...a forza di "exclusive" che aveva solo in dat o cassetta ha smesso di mixare , come il 90% dei mixtape dj di new york....la cosa poi e' degenerata coi "mixtape" di oggi dove il dj e' solo uno che urla cazzate.
djmp45
d'accordo sull'album, ma fantastic four mi esalta.
My cut-throats scar y'all, while you hope the Don fall/
But I'll come inside The Tunnel, nigga, wit Pope John Paul
classic
aggiungerei che se si vuole andare a pescare chi ha lanciato la merdosa moda di non mixare i pezzi nei mixtape, The Professional e' un buon sospetto.
"dj clue nel 94 mixava col giradischi"
D
E
E
Z
N
U
T
S
Comunque io arrivo ad una cassettina, anzi un CD di fine '96 (un Holiday hold Up con su roba della Firm, McGruff ecc.) e lì faceva seriamente cagare. Ma penso che anche prima non è che facesse le scarpe a Doo Wop o 'sta gente qui
@Maggico: ora che c'è internet sta sul cazzo anche a me, ma fino a un certo punto mi stavano sui coglioni quelli che mixavano, perchè egoisticamente non riuscivo a rabbare la canzone completa che volevo.
no beh clue c'e' stato un momento (a memoria direi 93-96) in cui i migliori mc li lanciava lui nei mixtape, era diventato talmente un autorita' che poi negli anni successivi si continuava a dire che un mc era bravo solo perche l'aveva lanciato lui il che ha portato a parecchi grotteschi risvolti.
mi corregga il prof djmp se sbaglio. Per altro Djmp mi ricordo un viaggio a bilbao in cui vi ho fatto ascoltare almeno 5 volte fantastic four, non ne potevate piu'. Guarda il reiser che ricordi mi fa riaffiorare.
quale album preferisci di maestro fresh wes, ceca?
l'unico che ho sentito e che a onor del vero mi è stato indicato da fck squad ovvero "naah i can't believe this kid is from canada!!"
RCeca
FCK SQUAD..good communication..
appena ho visto l'impennata di commenti da 5 a 13 ho immaginato una delle classiche beef da rugged neva smoove ''purtroppo'' non è così huahua
comunque ciccio royà ammetto che maestro fresh wes era stato un consiglio di djmp45(eheh you are the maestro)che lo aveva consigliato a reiser in non mi ricordo quale post
FCK SQUAD..comunque reiser mi dici perchè non prenderesti un caffè con raekwon?
"dj clue nel 94 mixava col giradischi"
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Comunque io arrivo ad una cassettina, anzi un CD di fine '96 (un Holiday hold Up con su roba della Firm, McGruff ecc.) e lì faceva seriamente cagare. Ma penso che anche prima non è che facesse le scarpe a Doo Wop o 'sta gente qui
ti porto una cassetta del 94 dove faceva beat juggling con give up the goods...sicuramente non aveva le skills di un kid capri pero' non era proprio una schiappa
lui ha fatto fortuna ad avere i pezzi che le label non avrebbero mai fatto uscire per sample clearence e che erano solo in DAT e lui le faceva uscire come esclusives...tra l'altro la maggior parte era tutta roba di mobb deep e compagnia
e per la cronaca doo wop e' un'altro che non mixava tanto.
@ceca: quello e' l'album migliore, black tie affair e symphony in effect hanno i loro momenti (solo se ti piace il fast rap)
@mago: sara' ma non mi ricordo...e' possibile che la mia mente abbia rimosso un'esperienza cosi' atroce...
djmp45
Off topic,
http://www.youtube.com/watch?v=G3enQtfxkHE&feature=player_embedded
toccato il fondo?
la canzone di flav è una delle cose più oscene che mi sia mai capitato di ascoltare in vita mia...e a livello visivo poche stanno sotto il video e le sue espressioni.
Sembra quasi che sia uno scherzo...supera l'inverosimile sta roba.
"Cocaine is one helluva drug"©Rick James
"Cocaine is one helluva drug"©Rick James
traduzione und spiegazione??
Semplicemente impresentabile.
Flavor FLAT, s'è rotta la sveglia.
j-ax è il nostro flavor flav...
Royalceca
HELLUVA = HELL OF A (vero?). Credo che reiser si riferisca al fatto che Flav pippi alla grande.
Sì, esatto, è una citazione presa da una mitica puntata del Dave Chappelle Show: http://www.youtube.com/watch?v=D6Yplww55ao
Ah FCK, mi sa che reggere più di un minuto con un quarantenne rozzo sia al di là delle mie capacità. E poi checcazzo avremo mai da dirci Rae ed io
Ah no è questa mi sa: http://www.youtube.com/watch?v=dUb06iLjTKA&feature=related
I'm Rick James, bitch
Una volta su sky mandavano lo show di chapelle sottotitolato ed era uno spettacolo(mi ricordo una stupenda intervista ai de la soul)poi per qualke motivo(i dirigenti tv italiani sono ignoranti su tutti)è stato cancellato...ora il massimo della vita è Hip hop hold'em su gxt dove finora il personaggio hip hop più conosciuto era Consequence(word) accerchiato da innumerevoli falliti tra cui una certa Remy Ma(word!!!) che con un 8 di picche e un 4 di cuori si gioca l'all-in con uno squallido bluff levando in aria le braccia e cantando dalla contentezza e tra l'altro...vince...ma dico se puoi scegliere uno che si chiama trigger da GAMBLER allora perchè scegli remy ma?
RoyalCeca
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