venerdì 22 gennaio 2010

INSIGHT - THE MAYSUN PROJECT (Ascetic/Nocturne, 2003)

Essendo io un bruciato, stamattina ho copiato la cartelletta di Ghostface Killah sbagliata -cioè quella con i pezzi non equalizzati- e perciò ho come l'idea che la raccolta del Nostro per oggi ve la potete anche scordare; per di più, sono uscito di casa privo di qualsiasi CD perchè ero certo che tanto sarei riuscito a passarvi quello e bòn. Fortunatamente, però, prima di pranzo mi è giunto quest'album di Insight di cui troppo vi fregherà ma che io vi propongo lo stesso proprio in virtù del fatto che dacché è uscito, cioè nel 2003, non se l'è cagato nessuno.
Il problema per cui non se l'è filato nessuno stavolta non si limita però solamente a questioni di distribuzione o di rilevanza mediatica acquisita, bensì si estende al fatto che è uscito nel 2003 in qualità di raccolta di canzoni di protesta e denuncia. Nello specifico, protesta contro le politiche attuate dall'amministrazione Bush e denuncia nei confronti della situazione socioeconomica americana, ovviamente anche precedente all'11 settembre ed alle sue nefaste conseguenze. Non a caso, sulla copertina troviamo tutta una serie di foto che vanno dal saluto a pugno chiuso di Smith e Carlos alle olimpiadi del '68 fino alle torri gemelle in fiamme, senza scordarci di satelliti, piattaforme petrolifere, un carcerato ed altri possibili segni chiave dell'America contemporanea vista mediante una lente assai critica. Insomma: non proprio ciò che il pubblico richiedeva in un periodo in cui l'indice di gradimento dell'amministrazione Bush aveva raggiunto quote bulgare.
Ciò non di meno, al di là del soffrire -ma nemmeno tanto- del difetto che sovente colpisce questo tipo di progetti (e cioè la forte connotazione temporale), Maysun Project ancor'oggi offre veramente tanta carne al fuoco e se alla fin fine qualche critica gli va mossa, allora questa è quella di una scarsa continuità dovuta all'eccesso di skit di vario genere (strumentali, brevi rappate, spoken word). Ma, tolto ciò, devo dire che Maysun Project è il disco di 'Sight che preferisco in assoluto (escluso il solito Y Society), in quanto combina testi da cui traspare una visione molto simile alla mia, un emceeing bello tirato che fa sempre la sua scena, ed un insieme di beat tra i più crudi mai prodotti dal bostoniano (aiutato in tre occasioni da Dagha e tali Dysh e Endangered Specie -non chiedetemi chi siano).
Ora, per quanto l'insieme di queste qualità sia presente in tutte le tracce -e qui m'azzardo a dire che queste sono solo varianti in positivo e che non ce n'è una che sia brutta- ve ne sono alcune che rappresentano senz'altro la summa di quanto scritto poco prima. The Threat è la prima, e gode non solo di batterie fantastiche, sia per il tiro che hanno che per la potenza e che si sposano in modo eccellente con gli stili di 'Sight e Dagha, ma anche di un sample di piano tagliato in modo tale da sottolineare cassa e rullanti e non dare una melodia; non da meno è la cupa ed ipnotica Ax Of Thor, in cui scorgo un sample degli Isley Brothers, nonchè la minimalista, ruvidissima e fortemente polemica Drop A Bomb. Ecco: queste tre sono senz'altro indicative dello spessore del protagonista del disco, sia come MC che come beatmaker, ma ad esse si possono tranquillamente aggiungere la bella Mental Mechanic, impreziosita da una serie di cut precisi e ricercati nel ritornello, la quasi defjukkiana Confrontation e la collabo con Mr. Lif e Dagha, interamente sorretta da un sample di fiati capace di rendere orgoglioso Pete Rock.
Peccato, però, che a fronte di basi quasi sempre tra il buono e l'ottimo, rappate di qualità e testi ben pensati e mai scadenti nel più becero populismo, vi sia una prolissità fittizia: scrivo "fittizia" perchè pur non durando molto (56'), Maysun Project pare molto più lungo. Questo è dovuto senz'altro all'abbondanza di skittini e interludi vari, che se magari possono pure esser fatti bene (cfr. A Deep look), a conti fatti spezzettano l'ascolto senza aggiungere nulla di immancabile o comunque capace di giustificarne l'inclusione. Peccato, davvero peccato, perchè se ad un primo esame questo può sembrare un difetto trascurabile (e nel momento in cui si fanno le tracklist effettivamente lo diventa) in realtà è quasi più dannoso che non avere tre o quattro canzoni fiacche.
Di conseguenza, per quanto io apprezzi Insight e per quanto non ravvisi molti difetti in questo Maysun Project -in termini numerici, voglio dire- ancora una volta non me la sento di dargli quattro zainetti, anche se per un soffio. Ma voi non fate i cugghioni ed ascoltatelo, oppure aspettate che riesca finalmente a passarvi Ghostface.





Insight - The Maysun Project

3 commenti:

Antonio ha detto...

Dagha è un amico di Edan.
Ora la prossima volta non confonderlo con Pigeon John come fai con Paul Barman...

:-D

reiser ha detto...

No ma lui so chi è, PER CHI MI HAI PRESO, so' gli altri due pirla

Antonio ha detto...

Ti ho preso per uno che confonde Pigeon John con Paul Barman...

Hahahahahaha!


P.S.: a suo tempo ti dovrò chiedere un consiglio su indesign...