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venerdì 4 settembre 2009

BLUEPRINT III IN PILLOLE

Jay in quest'album rappa davvero male. In termini relativi, sì, certo, ma sembra che abbia meno voglia del solito -il che è tutto dire. Sono sconvolto dalla pochezza dimostrata in BPIII.
A questo punto non si tratta più di stabilire se sia meglio BP1 o il 3, ma se sia più brutto il 2 o il 3. Comunque quest'album conferma la mia opinione che Jay è morto artisticamente dopo il Black Album, come i Metallica.

[Aggiunta: oggi ho letto una recensione di BP III che condivido fino alla penultima riga. Leggetevi quella, se volete un consiglio, perchè dubito che questo disco di Jigga entrerà nella mia collezione se non di seconda mano]

Ah, altra notiziona che farà gioire grandi e piccini: o tempora o mores.

giovedì 23 aprile 2009

NOT MY CUP OF TEA #1

Inauguro uno spaziettino in cui di tanto in tanto scriverò le mie impressioni su dischi non facenti parte dei miei gusti ma che comunque un valore ce l'hanno (o no). Niente recensioni complete perchè, appunto non rientrando tra i miei gusti, li ho solo ascoltati in mp3.

L'ultimo album di Rick Ross, preso per quel che ci si può aspettare da Officer Rawwsss in quanto a tecnica e contenuti, è bello ed una delle migliori cose sentite nel genere da tempo. Un po' come l'ultimo di Ludacris e il doppio degli UGK. Fermo restando che lui come rapper è oggettivamente mediocre, a 'sto giro perlomeno non mi fa arricciare le orecchie ed il fatto che i beat abbiano tutti quell'atmosfera da soft porno primi anni '80 contribuisce a creare un'atmosfera degna dei contenuti nonché a farci scordare che di cazzari come lui ce ne sono pochi in giro.

Asleep On The Bread Aisle di Asher Roth, anzi, il tanto osannato Asher Roth, è una miserabile cacatiella che non riesce nemmeno a spingere sui tasti giusti per uno come Roth. Un 50% dei beat è discutibile, un 30% è disgustoso ed un venti accettabile. Ma il problema è lui che, come ampiamente previsto dal sottoscritto, sfoggia una capacità nei giochi di parole abbastanza alta (ma nulla per cui valga la pena di strapparsi i capelli) ma risulta del tutto privo di mordente nei contenuti se non addirittura insulso. Forse c'è un perché nessuno che conduce una vita "normale" si mette a far dischi in cui parla della sua vita normale. A parte in Italia, voglio dire.

Last but not least, Jadakiss. Premesso che non ho mai capito dove la gente trovi tutta questa bravura, e premesso che da Yonkers non credo sia mai venuto fuori nulla di umanamente passabile ad eccezione di DMX (il resto dei Ruff Ryderz? HAH!), in un empito di follia comprai il suo primo disco. Ma avevo vent'anni e alla fin fine Non Of Y'All betta è fica. Gli altri suoi album/mixtape non me li sono filati di striscio, e dopo aver sentito questa invereconda ciofeca penso proprio di aver fatto bene. Fiacco. Moscio. Privo di personalità. Quello che volete voi purchè sia un aggettivo degradante; e poi mi chiedo a chi interessi sentire Jada che fa robettine parajiggy -ah già, vero, aveva cominciato così. Per bruttezza diciamo che se la gioca con l'ultimo di Capone 'N' Noreaga, e ho detto tutto.