
Il suddetto disco rientra nella categoria delle raccolte di inediti, b-side e rarità di vario genere di artisti sconosciuti al grande pubblico, le quali sempre più nascono da iniziative di appassionati i quali, tessendo una tela di contatti con chiunque possa aiutarli nell'impresa (dall'artista stesso all'ex manager fino all'amico personale), alla fine riescono quasi sempre a raccogliere materiale di qualità che altrimenti sarebbe rimasto a conoscenza di pochi eletti. Ma se questa sorta di DIGGING ha già visto sforzi non comuni per entrare in possesso di materiale inedito (cfr. Rob-O), per questa raccolta di tracce di Godfather Don realizzate tra il '93 ed il '97 l'impegno dev'essere stato doppio se non triplo. Si tratta infatti di demo o poco più (l'unica canzone da me già sentita è Stuck Off The Realness), le quali per ragioni a me ignote sono rimaste ad ammuffire in qualche scatolone a Brooklyn e che ora, a distanza come minimo di dieci anni, possono ricevere il plauso che meritano.
Infatti, l'unica critica che mi sento di muovere a Nineties Sessions è l'esclusione della strepitosa On The Other Side (che potete prendere QUI), che però essendo stata pubblicata ufficialmente avrebbe stravolto il principio fondante del disco, che è appunto quello di raccogliere veri e propri inediti. Ma anche così, prescindendo dunque da questo mio infantile disappunto, il materiale disponibile merita parecchio.
Addirittura mi spingo a dire che, in un modo o nell'altro, almeno il 90% delle tracce avrebbero meritato una pubblicazione; trovo soprattutto validi quei pezzi come 7 Degrees Of Elevation o Forever My Lady, che attingono a piene mani dalla fusion e dal free jazz (deduzione mia) e la ripropongono in maniera molto diretta, usando quindi loop interi, per quanto brevi. Da questi si può inoltre evincere che la tanto (giustamente) lodata Properties Of Steel non è un caso unico e che il percorso che ha portato alla sua creazione è denso di spunti altrettanto interessanti.
Ecco. se il jazz è una delle componenti fondamentali di questa raccolta, altrettanto lo sono il funk e quella specie di pozzo nero -che sono incapace di identificare- da cui Don ha preso il materiale nei tempi più recenti (Diabolique, per l'appunto). Ecco: questi tre filoni sono qui ampiamente rappresentati e grossomodo caraterizzano anche l'evoluzione del beatmaker nuiorchese, sia in termini stilistici che prettamente cronologici; il conoscitore del Nostro, anche se non esperto come infatti non lo sono io, può quindi leccarsi i baffi e datare con una certa esattezza ogni pezzo sapendolo poi collocare all'interno della discografia di Don. In tal senso, quindi, non ha molto senso parlare di canzoni superiori o inferiori, visto che sarebbe come sostenere che Nas Is Like è superiore a Memory Lane; al massimo si può notare quali sono incomplete, da rifinire, e quali invece potrebbero tranquillamente essere utilizzate in un album vero e proprio.
Ma nonostante queste differenze, che riassumo in completezza e data di creazione, Nineties Sessions mantiene una sua relativa coerenza ed omogeneità grazie al mood virato alla cupezza ed al suono più puramente urban -e usando questo termine vorrei sottolinearne l'accezione più pura e radicale. Godfather Don insomma non è mai stato un cuor contento, diciamo così, e la cosa si riflette in ogni sua singola creazione; le atmosfere si fondono a prescindere quasi da sample e batterie andando a creare un unicum in cui il Nostro è libero di rappare "a piede libero", com'è sua abitudine, senza cioè focalizzarsi su un particolare tema. L'esibizione di stile è l'unica cosa che gli importa, che piaccia o no, per cui se questo non è un approccio che apprezzate potete lasciar perdere persino il download.
In caso contrario non ci sono scuse: The Nineties Sessions è un acquisto obbligato non solo per chi fantozzianamente stima l'MC/produttore di Bushwick, ma più in generale per chiunque ami il rap nuiorchese di metà anni '90, di cui questo disco è un ottimo compendio. Complimenti quindi non solo all'autore ma soprattutto a chi ha ideato e strutturato questa raccolta, e grazia ancora all'anonimo che me ne suggerì l'acquisto.
Godfather Don - The Nineties Sessions