giovedì 10 dicembre 2009

DANIELE SILVESTRI: O TEMPORA O MORES

Ho sempre reputato Daniele Silvestri, più che un semplice coglione, il classico cantante «de sinistra» capace di danneggiare un intera fetta di elettorato come se fosse una piaga biblica, un po' come il terzomondismo d'accatto dell'inossidabile Jovanotti. Non so, cerchi di parlare seriamente, di ragionare su una cosa, magari di avere uno scambio con uno a cui non piace la sinistra (non con uno a cui piace Berlusconi, perchè si sa che eccetto che col linguaggio dei segni c'è poco da dire) ed oltre a dover pensare ad argomentare al meglio devi cercare di spiegare l'esistenza -e l'appartenenza a chi si reputa meglio del ducetto puttaniere- di Daniele Silvestri.
In più, le sue canzoni sono un'unica immane porcheria e se la giocano in fintointelligentismo con gli altri mongoli-rivelazione sanremesi stile Cristicchi. Bene: a dimostrazione di quanto è coglione e quanto è incapace, ecco che, puntualmente e dopo nemmeno una settimana dalla manifestazione di sabato, arriva la nostra pulce intellettuale che ci regala un prevedibile obbrobrio che nemmeno il più marcio dei collettivi post-Pantera sarebbe riuscito a partorire senza arrossire.
E fin qui, direte voi, checcefrega? Tanto, peggio della posse cut pro-Abruzzo non potrà essere, no? No, certo, quella era il top. Ma mi da sui nervi che anche questa roba passi come "rap"; ecco, poi se questa per alcuni dovrebbe essere l'alternativa all'ignoranza del rap italico siamo a posto. Aridateme la Banda 400.

Ah, dimenticavo: in questi giorni sto lavorando per voi; ecco una bozza della cover del nuovo Encores che, tra parentesi, sta subendo uno sforbiciamento della tracklist violento in modo tale da avere quantomeno un'ora di chicche.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

La copertina dell'encore è un'autentica chicca, daniele silvestri è un'autentica pippa. ;)

Bella e big up per recensioni e condivisioni

Lox

Dr.Sushi ha detto...

Finalmente qualcuno che distingue l'hip hop dalla pseudosinistra italiana...

reiser ha detto...

...ma solo perchè se le cose si affrontano alla cazzo di cane si finisce non solo per sminuire sè stessi ma anche il valore della propria causa/idea.

Specifico: rap e politica possono benissimo andare mano per mano, ma se si decide di farlo o si possiede una capacità di creare immagini evocative (Chuck D), oppure si possiede una lucidità analitica inattaccabile (Immortal Technique)

Le canzonacce di poco sopra allo slogan da manifestazione mi fanno inorridire. E se queste poi provengono da gente che ha i mezzi per poter analizzare e scrivere in maniera ragionevole, mi fanno girare i coglioni. Insomma, se hai avuto modo di finire il liceo non puoi permetterti di dare spazio a certe bestialità perchè vuol dire che hai buttato nel cesso cinque anni della tua vita.

Antonio ha detto...

Due sole parole: Ghostface Killah?
Aggiungo: compilation?

Antonio ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Dr.Sushi ha detto...

reiser sono d'accordo: l'hip hop è anche comunicazione, quindi se fai del qualunquismo dai l'immagine del rapper come di un comunista ignorante che non ha mai letto nemmeno il manifesto; e saremo sempre meno credibili e soggetti a pregiudizi...