lunedì 19 ottobre 2009

CORMEGA - BORN AND RAISED ALBUM SAMPLER

QUI: inizia così così, poi prende il volo. Acquisto obbligato, comunque. [via Unkut]

12 commenti:

MAK ha detto...

A parte qualche cacata (che in Born & Raised non c'è, almeno esplicitamente) sto preferendo Street Hop...
Magari tra un paio di mesi mi ricredo.

Anonimo ha detto...

Scusami reiser ma tu che lavoro fai?xche' vorrei buttarmi nel settore grafico dopo il diploma e vorrei indicazioni precise da chi ha a che fare con quest ambiente,tipo disponibilità di lavoro ,paga,soddisfazioni, studio etc...
Ps bel blog,complimenti
Serpico

reiser ha detto...

Beh, è un po' lunga ma vedrò di essere quanto più chiaro.

Di lavoro faccio il grafico editoriale per una rivista di moda; la cosa qui consiste sostanzialmente nello star dietro all'art director (è un'impresa), nell'impaginare rubriche e se sei bravo i servizi, gestire il rapporto tra articoli ed impaginati e, se appena mastichi un po' di lingue e hai un briciolo d'iniziativa, gestirti i fotografi e la preparazione per la stampa più mille altre piccole cose.
Contrariamente a quel che si potrebbe pensare, non è affatto un lavoro difficile dal punto di vista della preparazione tecnica. Io ad esempio conoscevo (al tempo dell'assunzione) a menadito Photoshop, InDesign e Xpress, un po' d'Illustrator e Flash, Maya per il disegno in 3D (che è concettualmente sbagliato, ma vabbè) e qualcos'altro. Bene: qui un buon 80% delle suddette conoscenze non mi sono mai servite ed anzi conosco gente che non sa nemmeno ritoccare decentemente una foto.
Non dappertutto è così, si capisce, ma se proprio vogliamo dare una definizione qui sei una sorta di "operaio" e la tua vera bravura sta nel saper gestire le cose che vanno oltre l'aspetto più puramente grafico (es.: i clienti, gli enti dove andrai come giornale ad esporre delle foto ecc).
Ne consegue che la paga è più o meno tarta su questo: io sono un impiegatazzo con contratto da grafico di categoria B1 (o 2, boh), e col bonus della laurea ho un netto mensile minimo di 1,200€, a cui si aggiungono i famosi pubbliredazionali: pagine cioè che vengono fatte ad hoc per il cliente X che dovesse richiederle e che possono essere utilizzate una volta sola. Questi, quando ci sono (e fino alla fine del 2008 ce n'erano parecchie), possono far levitare la somma complessiva anche di 500 o 700 carte -alle volte m'è capitato di guadagnare più con quello che con lo stipendio. Ora la situazione è nera per i motivi che noi tutti conosciamo e quindi la media s'è abbassata a 100-150€ al mese, ma perlomeno lavori con maggiore libertà che non con le solite quattro gabbie e font del cazzo.

Conta che questa è l'esperienza che ho io in quella che comunque è una realtà piuttosto grande e macchinosa; in genere, più lavori in piccolo e più cose ti trovi a dover fare e, magari, più ti diverti. Il ritmo di un mensile in genere è questo: per due settimane dopo l'uscita del numero non fai un cristo o quasi (per una rubrica di cui ti vengono fornite le immagini non ci puoi metter più di dieci/venti minuti incluso il ritocco delle immagini), poi hai un crescendo costante che si conclude nel delirio della famosa chiusura. Il delirio è direttamente proporzionale alla quantità di pagine pubblicitarie vendute, e l'anno scorso, in cui c'è stato un boom, m'è capitato anche di lavorare 10 o 12 ore al giorno per una settimana. Con la crisi io ormai raramente passo più di 8/9 ore al giorno in ufficio, e se lo faccio è solo perchè tendo a non voler lasciare aperto nessun lavoro; ma ultimamente il tempo libero è tanto (del resto lo potete vedere da quanto aggiorno il blog).

reiser ha detto...

Consigli di vario genere:
Laurea sì o laurea no? Diciamo che in base alla mia esperienza la frequentazione stessa (Politecnico, disegno industriale ind. comunicazione) non serve assolutamente a nulla se non a conoscere gente che come te, in privato, fa cose fighe e con le quali ti puoi confrontare; un po' poco, e difatti nessun datore di lavoro mi ha mai chiesto il voto oppure se fossi laureato, perchè i datori sanno benissimo che l'unica cosa che conta è l'esperienza. Casomai, un titolo è utile per avere un extra di stipendio base in più: occhio però che molti mi hanno detto che la triennale piace, perchè magari non sai fare un cazzo ma perlomeno l'extra di cui sopra non è alto come se avessi una quinquennale.
Secondo, ed è ovvio, la cosa più importante a questo punto è fare gavetta ed esercitarsi da solo. Io ho cominciato per sbaglio nel '98 con Photodeluxe e facevo le grafiche per le cassettine; esercizi simili li faccio a maggior ragione adesso e ti permettono a) di non rincoglionirti, b) di far le cose più in fretta e c) di scoprire se è un mestiere che fa per te o meno. Io, per esempio, che pure m'ero iscritto inizialmente a lingue per fare il corrispondente ho scoperto che nel tempo libero facevo grafiche anziché scrivere articoli, e così ho capito che stavo sbagliando qualcosa.
Terzo: se non sai disegnare ad un livello accettabile -non devi essere Dürer, per intenderci- lascia stare. Non ho mai visto un grafico che non sapesse tenere in mano una matita, o per meglio dire ne ho visti e difatti sono delle seghe.
Quarto: le lingue aiutano sempre. Il fatto che parli fluentemente italiano e tedesco e mastichi un po' di francese non solo fa bello sul curriculum ma mi aiuta enormemente nel lavoro.
Quinto: curiosità e cultura generale, che può anche essere ovvio, ma siccome vedo molti privi di spunti perchè non hanno mai visto una mostra, letto un libro o visto un film preferisco aggiungerlo. E preparati a spendere delle fortune in libri di grafica di vario genere, specialmente quelli di fotografia (fondamentali), che costano in media un occhio della testa.

Comunque stasera vedo un mio amico nonché ex compagno d'università che però lavora nel web (http://www.247design.org), gli chiedo se può scrivere du' robe per quel che riguarda la sua esperienza.
Dimenticavo: come chance lavorative, se sei bravo e sai muoverti -essenziale è la gavetta, dove per necessità fai il freelance e ti trovi magari a fare anche le foto, come feci per i Dogo e Marracash- il lavoro lo trovi sempre. Ma è sbattimento, di brutto. Io comunque ho visto due che son stati rimbalzati da qui causa scadenza contrattuale trovare lavoro in tempi brevi, per cui mi sembra un settore non del tutto in crisi ma dove c'è parecchia competizione e dove, paradossalmente, gli incapaci sono un numero enorme.

reiser ha detto...

Ah, dimenticavo: si può anche diventare grafici giornalisti, cosa che intendo fare nel prossimo anno. L'esame è una mazzata ma ne vale la pena.

Anonimo ha detto...

Grazie di tutto fammi sapere x quell articolo del tuo amico che mi interessa molto...
Ps se qualcun altro può condividere la sua esperienza mi farebbe un gran piacere

Serpico

Anonimo ha detto...

Grazie di tutto fammi sapere x quell articolo del tuo amico che mi interessa molto...
Ps se qualcun altro può condividere la sua esperienza mi farebbe un gran piacere

Serpico

Anonimo ha detto...

Inoltre volevo sapere più o meno qual e lo stipendio massimo e quale scuola consigli...io pensavo all IED

SErpjco

reiser ha detto...

Lo stipendio massimo non può essere determinato con certezza, perchè dipende da questioni legate all'azienda stessa (incentivi, premi d'anzianità, aumenti perchè sei bravo ecc.)
Ciò che posso dirti sono i minimi salariali, che trovi anche in rete (http://tinylink.com/?41lCWIRnwg) e stando ad essi il minimo della categoria più alta è intorno ai 1700€.
Ma, ripeto, hanno un senso molto limitato. In ogni caso il contratto da grafico editoriale non è un granché -c'è di peggio, ma insomma- e soprattutto non credo che sia quello di default che ti fanno a prescindere che ti trovi nella multinazionale o nel giornale di provincia

reiser ha detto...

Sulla scuola non ho idea... dello IED sento dire bene (un mio conoscente è molto ma molto bravo con Final Cut) così come male (mio padre vi ha insegnato e s'è messo le mani nei -pochi- capelli), ma del resto pure al Politecnico c'era gente che si esaltava quando in realtà a me non è parso nulla de che.

A parte la soluzione estera -Berlino o Londra, per restare in zona- non so cosa dirti. Ho conosciuto gente brava provenire da qualsiasi parte; nei limiti del possibile, se ti sbatti puoi sfruttare anche le peggio cose. E' banale, lo so, ma è così.

E banale è anche il consiglio di andare a farti tutte le presentazioni delle università prima dell'estate... l'inculata ce l'avrai sempre (i due moduli di matematica mi hanno inchiodato al poli per un anno) ma almeno in base ai corsi potrai farti un'idea. E, beh, anche le rette giocano il loro ruolo.

Anonimo ha detto...

E le mi dici del lavoro di copywrite?

Serpico

reiser ha detto...

Scusa, una domanda: ma che c'entra? Il copy si occupa di testi, e d'accordo che anch'egli dev'essere creativo ed avere idee quanto più fresche, ma è proprio tutto un altro percorso di studio oltreché di testa.

Se ne fai una questione puramente di soldi puoi metterti l'anima in pace, nel senso che, a meno che tu non sia un novello Emanuele Pirella, di gavetta da fare ce n'è davvero molta