Se io fossi un coglione, potrei dire che scrivere di questo disco corrisponde a scrivere della mia giovinezza. Ma siccome coglione non lo sono più da almeno qualche giorno, non farò nulla di tutto questo; al contrario, lo affronterò razionalmente.
E' il 1995. Trincerati negli U.S.G. (United States Ghettoes), Sticky Fingaz, Sonsee e Fredro Starr sono chiusi in un circolo e pensano a come mettere insieme il loro secondo album, concentrandosi soprattutto nello scegliere titoli che siano all'altezza di quelli del loro esordio (ne ricorderò alcuni: Bichasbootlegguz, Atak Ov Da Bal-Hedz, Blac Vagina Finda e Phat 'N' All Dat i più succosi), il quale, tra parentesi, gli valse qualcosa come il triplo disco di platino. Con alle spalle la Def Jam ed un produttore esecutivo come Jason Mizell, tutto sembra girare per il verso giusto, quando però... Quando però pubblicano il disco e non vendono una mazza. Beh, io giuro, GIURO, che non riuscirò MAI a capacitarmi di come ciò sia potuto accadere. Primo: erano già conosciuti. Secondo: erano riusciti a far breccia anche nel mondo degli skater e parzialmente in quello del metal. Terzo: sono facilmente distinguibili. Quarto: erano perfettamente in linea con lo stile hardcore dell'epoca, ed anzi, quasi potevano essere una delle sue punte. Quinto: è un disco della madonna. Sesto, ma lo metto tra parentesi, l'album ha una grafica veramente fica che dà la paga ancora oggi a milioni di porcherie che ce tocca vede' sugli scaffali. Vabeh, sia come sia, i Nostri non vendettero una sega e da lì la loro spirale commerciale, ma purtroppo soprattutto artistica, cominciò a puntare verso il centro della terra -centro che peraltro hanno ampiamente raggiunto con il lurido Triggernometry del duemilaequalcosa. Tuttavia, ad oggi la schiera di fan di questo album si è fortunatamente infoltita, e così esso viene giustamente considerato uno dei migliori dischi degli anni '90 e senz'altro la loro opera più soddisfacente -e vorrei ben vedere.
E se uno dovesse chiedere "perchè?", la migliore risposta consisterebbe nello skippare la tragicomica intro e partire col singolone Last Dayz: dei rintocchi di basso e quello che sembra un flauto (Bob James e Earl Klugh, Love Lips) accompagnano un campione vocale simile ad un lamento, sul quale Fredro Starr, Sonsee e Sticky Fingaz ci danno una descrizione di come sarà il mondo nel prossimo futuro: dominio del New World Order, repressione ed ulteriore povertà nei ghetti. E tanto per non lasciarci l'impressione di trovarci a dei nuovi redentori e capirivoluzione, Sticky aggiunge queste righe di poesia: "and if this fucking rap shit don't pay/ I'ma start selling drugs around my way/ Killing my own people in the U.S.G./ Shit, they gonna get it from somebody, I'd rather it be me". Anche a distanza di tredici anni, la canzone non ha perso una briciola della sua potenza, così come del resto mantengono intatta la loro forza d'impatto le successive All We Got iz Us e la fantastica Purse Snatchaz -che forse contiene alcune delle migliori strofe dell'intero disco (l'apertura di Fredro spezza la mascella).
Una piccola caduta di stile la si trova secondo me in Shout, che già dal didascalico titolo fa capire che si tratta di una semicover di Slam dove loro semplicemente urlano un po' più che nel resto del disco e viaggiano su un beat dal tiro più serrato. Niente de che, insomma: a mio modo di vedere, loro funzionano più su basi intorno ai 90bpm o giù di lì, tant'è che la successiva Betta Off Dead riesce dove la precedente ha fallito. Crea, con un semplice giro di basso, cassa, rullante, hihats e un coro urlato "ONYX", l'accompagnamento ideale per un pogo a gomito in fuori -forzare le cose con loro non serve, l'80% dell'energia gli appartiene, il beat casomai può solo disturbarli nel loro lavoro. Una lezione che da qui alla fine del disco viene ricordata ad ogni pie' sospinto: la semimelodica Live Niguz, l'ottima Most Def (il campione tagliato di sassofono ripetuto nel ritornello è da applausi), le pesantissime Getto Mentalitee (con featuring dei buoni All City) e Walk In New York, ed infine la appena più veloce 2 Wrongs.
Non sto nemmeno a menar tanto il torrone su quanto loro siano effettivamente bravi a rimare, chiunque dotato di un minimo di competenza dovrebbe arrivarci da solo- e se qualche icompetente dovesse provare a saltar fuori col discorso che il loro urlare al microfono era una pagliacciata, prima di urlargli "ve lo meritate Soulja Boy!" ricordategli che anche se fosse, loro come rapper all'epoca svettavano. Sarei tentato di fare un copia&incolla da Ohhla per estrarre qualche verso a random, ma non ha senso. Io vi offro un classico, voi scaricatelo- e ricordate che per passare per classico a metà degli anni '90 ti dovevi dar da fare ben più di adesso.
Onyx - All We Got Iz Us
Bonus: Onyx - Rare Raw And Uncut Grimee EP
VIDEO: LAST DAYZ
E' il 1995. Trincerati negli U.S.G. (United States Ghettoes), Sticky Fingaz, Sonsee e Fredro Starr sono chiusi in un circolo e pensano a come mettere insieme il loro secondo album, concentrandosi soprattutto nello scegliere titoli che siano all'altezza di quelli del loro esordio (ne ricorderò alcuni: Bichasbootlegguz, Atak Ov Da Bal-Hedz, Blac Vagina Finda e Phat 'N' All Dat i più succosi), il quale, tra parentesi, gli valse qualcosa come il triplo disco di platino. Con alle spalle la Def Jam ed un produttore esecutivo come Jason Mizell, tutto sembra girare per il verso giusto, quando però... Quando però pubblicano il disco e non vendono una mazza. Beh, io giuro, GIURO, che non riuscirò MAI a capacitarmi di come ciò sia potuto accadere. Primo: erano già conosciuti. Secondo: erano riusciti a far breccia anche nel mondo degli skater e parzialmente in quello del metal. Terzo: sono facilmente distinguibili. Quarto: erano perfettamente in linea con lo stile hardcore dell'epoca, ed anzi, quasi potevano essere una delle sue punte. Quinto: è un disco della madonna. Sesto, ma lo metto tra parentesi, l'album ha una grafica veramente fica che dà la paga ancora oggi a milioni di porcherie che ce tocca vede' sugli scaffali. Vabeh, sia come sia, i Nostri non vendettero una sega e da lì la loro spirale commerciale, ma purtroppo soprattutto artistica, cominciò a puntare verso il centro della terra -centro che peraltro hanno ampiamente raggiunto con il lurido Triggernometry del duemilaequalcosa. Tuttavia, ad oggi la schiera di fan di questo album si è fortunatamente infoltita, e così esso viene giustamente considerato uno dei migliori dischi degli anni '90 e senz'altro la loro opera più soddisfacente -e vorrei ben vedere.
E se uno dovesse chiedere "perchè?", la migliore risposta consisterebbe nello skippare la tragicomica intro e partire col singolone Last Dayz: dei rintocchi di basso e quello che sembra un flauto (Bob James e Earl Klugh, Love Lips) accompagnano un campione vocale simile ad un lamento, sul quale Fredro Starr, Sonsee e Sticky Fingaz ci danno una descrizione di come sarà il mondo nel prossimo futuro: dominio del New World Order, repressione ed ulteriore povertà nei ghetti. E tanto per non lasciarci l'impressione di trovarci a dei nuovi redentori e capirivoluzione, Sticky aggiunge queste righe di poesia: "and if this fucking rap shit don't pay/ I'ma start selling drugs around my way/ Killing my own people in the U.S.G./ Shit, they gonna get it from somebody, I'd rather it be me". Anche a distanza di tredici anni, la canzone non ha perso una briciola della sua potenza, così come del resto mantengono intatta la loro forza d'impatto le successive All We Got iz Us e la fantastica Purse Snatchaz -che forse contiene alcune delle migliori strofe dell'intero disco (l'apertura di Fredro spezza la mascella).
Una piccola caduta di stile la si trova secondo me in Shout, che già dal didascalico titolo fa capire che si tratta di una semicover di Slam dove loro semplicemente urlano un po' più che nel resto del disco e viaggiano su un beat dal tiro più serrato. Niente de che, insomma: a mio modo di vedere, loro funzionano più su basi intorno ai 90bpm o giù di lì, tant'è che la successiva Betta Off Dead riesce dove la precedente ha fallito. Crea, con un semplice giro di basso, cassa, rullante, hihats e un coro urlato "ONYX", l'accompagnamento ideale per un pogo a gomito in fuori -forzare le cose con loro non serve, l'80% dell'energia gli appartiene, il beat casomai può solo disturbarli nel loro lavoro. Una lezione che da qui alla fine del disco viene ricordata ad ogni pie' sospinto: la semimelodica Live Niguz, l'ottima Most Def (il campione tagliato di sassofono ripetuto nel ritornello è da applausi), le pesantissime Getto Mentalitee (con featuring dei buoni All City) e Walk In New York, ed infine la appena più veloce 2 Wrongs.
Non sto nemmeno a menar tanto il torrone su quanto loro siano effettivamente bravi a rimare, chiunque dotato di un minimo di competenza dovrebbe arrivarci da solo- e se qualche icompetente dovesse provare a saltar fuori col discorso che il loro urlare al microfono era una pagliacciata, prima di urlargli "ve lo meritate Soulja Boy!" ricordategli che anche se fosse, loro come rapper all'epoca svettavano. Sarei tentato di fare un copia&incolla da Ohhla per estrarre qualche verso a random, ma non ha senso. Io vi offro un classico, voi scaricatelo- e ricordate che per passare per classico a metà degli anni '90 ti dovevi dar da fare ben più di adesso.
Onyx - All We Got Iz Us
Bonus: Onyx - Rare Raw And Uncut Grimee EP
VIDEO: LAST DAYZ
7 commenti:
Ok.
Uno pari.
A 'sto giro me l'hai inculato tu l'upload...
Hai voluto foraggiare le casse di baristi e ristoratori predoni a San Valentino anziché spingere l'amore per la doppia, le quattro discipline e tutto il resto?
Il vero SOLDATO si riconosce anche dal suo incomparabile spirito d'abnegazione in nome della Cultura
Hip hop don't stop
ot per la serie a volte ritornano
http://www.myspace.com/smoothdahustler
non so se ti possa interessare io comunque segnalo ;-)
grazie per le belle gemme che ci riproponi
UNO dei miti, per me, dopo M.O.P., parlare degli anni 90 sembra preistoria ma questa per me è ancora qualcosa che mi emoziona. Peccato che dopo questo album siano praticamente morti e "Triggechecazzosiscrive" lo uso come sottobicchiere. Grazie per la perla, il cd l'avevo perso probabilmente consumato nel lettore :)
E' uno dei miei 10 album preferiti, fa piacere vedere che in rete si spinge ancora sta roba... non si sa mai che qualche 15enne cresciuto a Pringles e Dorti Sauf si svegli ascoltando qualcosa di buono.
Personalmente sono legatissimo a Purse Snatchers Pt. II con Smooth & Trigga + DV alias Khrist... anche Rare, Raw & Uncut Grimee EP fu una bella manata...
impressionante.. sono contento di aver trovato qualcuno che condivide i mitici anni 90 del rap.. fai te che dopo aver letto questo tuo post mi hai fatto venir voglia di andare a riascoltarmi questo album, che se non ricordo male dovrebbe giacere mal registrato su qualche mio nastro dell'epoca.
tornerò volentieri sul tuo blog.
zaitself
p.s. comunque "bacdafucup" secondo me è il loro migliore in assoluto, non c'è né
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