martedì 12 febbraio 2008

PERCEE P - PERSEVERANCE (Stones Throw, 2007)

Per prima cosa una confessione cuorinmano: non sono la persona più adatta per scrivere di Percee P in modo distaccato come si confarebbe ad una recensione, ma non ci posso fare niente; la sua musica mi piace ed in più lo stimo, una combinazione letale che stroncherebbe persino la saggezza ed il distacco di re Salomone. Sarà che come ascoltatore di rap sono cresciuto in un periodo dove la rima incrociata era ritenuta il massimo che si potesse desiderare da un MC (non a caso, ad oggi Kool G Rap continua ad essere il mio preferito); sarà che chi mostra la tenacia di un Percee P non può che meritare la mia stima; sarà anche che, salvo sporadiche eccezioni irrilevanti ai fini della questione, chi pubblica più di un album ogni due anni per me è fondamentalmente un commerciante più che un artista; sarà, sarà sarà. Fatto sta che per tutti questi motivi l'uscita di Perseverance non poteva lasciarmi indifferente nemmeno per il cazzo. Aggiungiamoci che sì, erano due anni che lo si sapeva alla Stones Throw e questo significa come minimo Qualità, ma la sorpresa di avere TUTTE le tracce prodotte da Madlib è un fatto che dovrebbe farlo venire d'acciaio a chiunque apprezzi la buona musica, figuriamoci ad un nerd rimastone come il sottoscritto.
Certo, il rovescio della medaglia è che puntualmente nascono delle aspettative esagerate che potrebbero venir deluse dal prodotto finale, e la cosa è difatti successa anche per questo Perseverance. Ma è stato un momento di debolezza brevissimo, che dopo meno di una decina di ascolti si è trasformato in estrema soddisfazione all'urlo di "ma chisselencùla le aspettative!". Dopo una breve introduzione, The Hand That Leads You da all'ascoltatore una prima idea di ciò che ci sarà da aspettarsi nel corso del disco: innanzitutto un Percee P che nel corso di questi anni ha solo perfezionato il suo stile, pur non modificandone assolutamente il nocciolo (e difatti Throwback Rap Attack altro non è che la sua prima strofa della sfida contro Finesse nell'89!), col risultato che il suo schema metrico è quanto di più intricato ci possa essere e comunque orientato all'autocelebrazione in chiave vecchia scuola. Pensate insomma al Big Daddy Kane di Raw e Ain't No Half-Steppin' e vi sarete fatti un'idea non troppo distante dalla realtà. Paradossalmente, questa caratteristica così "vecchia" lo fa sembrare quasi una novità nel mondo del reps odierno, e del resto, quando abbandona la sua strada maestra (in tre pezzi su quindici), i risultati non sono certamente all'altezza.
Dal canto suo, Madlib dimostra per l'ennesima volta di essere un produttore coi controcoglioni, capace come prima cosa di adattare il suo stile a seconda di chi lo deve sfruttare al microfono. In questo senso, i beat forniti a Percee P risulteranno più tradizionali del solito, più orientati al cosiddetto boombap (ma che cazzo di terminologia...), pur conservando intatto tutto ciò che rende distinguibile il suono del Nostro -mi riferisco naturalmente non solo al suo gusto musicale, sempre ben presente nei campioni, ma anche alla consueta assistenza di Dave Cooley in fase di mixaggio. Il suono di basso e batteria difatti sembra sempre vagamente "sporco", distorto, mentre generalmente il campione viaggia abbastanza pulito; salvo rare eccezioni il risultato è comunque "ordinato" e anche quando ci sono trecentomila effettini cazzuti, l'effetto cacofonia viene abilmente dribblato (e con du' lire! Se penso all'ultimo disco di Brûs Springstin mi vien da ridere). Ad ogni modo, al di là di questa masturbazione auricolare, la varietà sonora è grande e contrasta con la relativa monotonia di Percee: in 2 Brothers From The Gutter l'asse portante è il campione di Contra per il NES, mentre in Legendary Lyricist il 99% del lavoro lo fa un fantastico break più funkettone degli stivaletti di Nick Luciani; mentre in Last Of The Greats o Raw Heat si torna a sentire degli archi -presumibilmente soul, ma con quei livelli di compressione non si sa mai.
In ultima analisi, la dicotomia tra monotonia tematica (e, volendo, stilistica) di Percee P e varietà musicale di Madlib riesce a creare un discone del tutto indigesto all'ascoltatore occasionale (che comunque di sicuro non rischia di entrarvi a contatto), ma che un aficionado non potrà che apprezzare sempre più ad ogni ascolto. Sacrifico un mezzo zainetto sull'altare dell'oggettività e gli affibbio un bel 4 -di più non riesco a scendere- ma sottolineo che questo è stato uno dei dischi che più ho apprezzato del 2007. Tant'è vero che ho pure ordinato la version e interamente remixata dallo stesso Madlib.





LINK RIMOSSO DATO CHE LA STONES THROW HA MINACCIATO DI FARMI IL CULO
LINK REMOVED BECAUSE OF STONES THROW THREATENING ME TO EFF ME THE EFF UP

VIDEO: PUT IT ON THE LINE

8 commenti:

A_G ha detto...

dicotomia


mavaff!

Marco ha detto...

Ah, ma allora vuoi la battaglia, eh?!

;)

reiser ha detto...

Cazzo Eiggì, hai ragione, scusa... il MAD BEEF tra le solite du' palle e le bbasi.
E' che ogni tanto mi viene da menarmela e cado in agguato stilistici come questo. Prometto di ascoltare tutti gli skit dei 3-6 Mafia da Tear Da Club Up in poi prima di scrivere una prossima recensione.

Marco, ho capito solo stasera il riferimento... non mi resta che controbattere col quinto volume del Fifteen, che tra matrimonii e chiusure di numero varie dovrei riuscire a completare tipo per lunedì. Minacciarmi serve sempre, come puoi vedere, dato il mio fisico da lanciatore di coriandoli

Marco ha detto...

Fifteen???
Sei il fottuto negro numero uno...

Marco ha detto...

Una volta ho avuto la dicotomia.
Con gli antibiotici mi è passata quasi subito.

A_G ha detto...

se esci fifteen a breve ti perdono la dicotomia

Anonimo ha detto...

questo disco è davvero pesante.
bello bello bello ma è una mattonata.
quando arrivo in fondo sono contento.
percee spacca ma è davvero monocorde.
c'è modo che posti anche l'album remixato? dengs.

Anonimo ha detto...

Non sarà l'album dell'anno, ma è uno dei miei preferiti senza dubbio per il 2007. Pure io sono fanatico dei flow a rime multiple... abbiamo gli stessi gusti caro Reiser!

La versione remixata da Madlib è in sostanza meno bella dell'album originale (e vorrei anche vedere), però contiene alcune perle come il RMX di No Time 4 Jokes con Chali 2na (un'altro che in quanto a incastri e flow non scherza) che è una vera finezza.