giovedì 26 giugno 2008

WILDCHILD - JACK OF ALL TRADES (Nocturne/On the Corner, 2007)

[Prima di qualsiasi commento su Wildchild, solo un paio di cose su Germania-Turchia per i miei connazionali che passano per il blog: Bratwurst schlägt Döner, und darüber kann man sich freuen solange man will, aber... die erste Halbzeit war für mich und meine Mutter ernst peinlich (Gott sei dank sind wir daran gewöhnt, denn nach Italien-Holland kann uns überhaupt nichts mehr erstaunen). Die Türkei hat Deutschland beschämt, und trotz des positiven Ergebnis gehören Lehmann und Ballack irgendwo anders (z.B. zur Zwangsarbeit in einem Bergwerk), denn mit solchen miserabelen Leistungen können wir gegen Rußland (denn Rußland wird gegen Spanien gewinnen, darüber bin ich mir sicher) nichts anfangen. Und jetzt zurück zum Thema...]

In inglese "jack of all trades" connota positivamente colui che è ben versato in qualsiasi arte ed è dunque capace di adattarsi a tutte le situazioni. Tuttavia, esiste una variante del detto che recita "jack of all trades, master of none", sulle cui implicazioni negative mi pare superfluo aggiungere altro. Wildchild, già membro dei Lootpack nonché autore di un bel esordio solista nel 2003 col suo Secondary Protocol, vuole evidentemente collocarsi nella prima parte del suddetto modo di dire, ma questa sua ambizione forse non tiene conto di un paio di cose...
Tuttavia, prima di giungere a conclusioni andrei per passi, sottolineando una curiosità: benché il suono e le collaborazioni di Jack Of All Trades siano di marcato stampo stonesthrowiano, l'album è pubblicato dalla francese Nocturne/On The Corner. Chissenefrega, per carità, è solo che ciò in un primo momento mi ha sorpreso; ma tutto sommato si vede che l'essenza è sempre quella, difatti tra i produttori troviamo principalmente Madlib e Oh No, seguiti a ruota da Georgia Anne Muldrow (ovviamente ospitata anche come cantante) e poi da qualche outsider -come ad esempio Black Milk e Kev Brown. Un sogno per ogni backpacker che si rispetti? Decisamente, e aspettate di sentire gli ospiti: Prince Po, M.E.D. e Oh No, Frank 'N' Dank, i Souls Of Mischief e poi, tutti su una traccia, Special Ed, Percee P, Masta Ace e MC Lyte. Beh, capirete che quando ho letto questi nomi non potevo crederci, ed il fatto di ricevere un disco bonus pensato per il mercato europeo mi ha fatto correre ad ordinare Jack Of All Trades a scatola chiusa -mi pareva lecito aspettarsi una sorta Secondary Protocol all'ennesima potenza, per cui perchè no?
E invece alla lunga sono rimasto deluso. Innanzitutto perchè il Nostro ha portato agli estremi il suo stile che, per chi non lo sapesse, si può riassumere in una rapidità di dizione ed un accumulo di rime molto particolare e, soprattutto, piacevole da ascoltarsi. Se per certi versi può ricordare l'immenso Tash, Wildchild tiene comunque meno conto del beat ed è solito viaggiarci restando sulla battuta ma senza usare troppa enfasi; stargli dietro al primo ascolto è molto difficile ma alla fine, dopo ripetuti ascolti, si spegne lo stereo soddisfatti dell'esperienza. Almeno fino ad ora, perchè in Jack Of All Trades si ha l'impressione di ascoltare ad un vero e proprio parlato che raramente si apre ad elementi "musicali" come pause ad effetto, melodie o variazioni nel tono di voce. Al che poco importa che vi siano letteralmente quintalate di rime e (un po' meno) di contenuti da sminuzzare ed esaminare ascolto dopo ascolto: ci si annoia, non ce n'è! Se dovessi definire in maniera sprezzante quel che ho sentito in meno di un'ora, la parola più vicina alle sensazioni avute è senz'altro "logorrea" -difatti, giunti che si è alla sesta o alla settima canzone quasi vien da dire "e statte zitto du' minuti diobono", il che, capirete, per un disco rap non è proprio l'ideale.
Ed anche le produzioni tradiscono secondo me le aspettative. Certo, non esiste più quell'effetto sorpresa che si poteva avere cinque anni fa ascoltando la roba di Madlib & soci, ma resta il fatto che persino sul disco di Guilty Simpson si riuscivano a trovare delle gran belle cose. Ecco, il punto è che qui da un lato non ci sono scivoloni che sconfinino nell'incircolabile, ma d'altro canto non v'è nulla di straordinario. Tutta la produzione s'attesta tra il molto buono ed il meno buono, affidando quindi l'effetto WHOA puramente alle liriche. E considerando quanto da me scritto nel paragrafo precedente, a questo punto non dovrebbe stupire che i momenti migliori li si ha quando Wildchild chiama a collaborare qualcuno: vedi ad esempio le belle Puppetmasters, The League (pezzo migliore... ma va'?) e Day 'N' The Funk. Aggiungo che comunque, se presi a piccole dosi, alcuni episodi solisti sono comunque godibili (penso a Love At 1st Mic e l'ottima Rest 'N' Beats); peccato, davvero peccato, che se inseriti nel contesto generale rischino di passare inosservati o comunque privati dell'attenzione che meriterebbero.
Giunto che sono al momento delle conclusioni, la faccenda si fa ardua. I problemi di Jack Of All Trades li ho evidenziati e da un certo punto di vista d'insieme sono pure piuttosto gravi; d'altro canto, non c'è davvero molto di oggettivamente scandaloso (oddio, Da Herc Dance ci si avvicina ma glissiamo) ed anzi ci si può imbattere in pezzi in sè e per sè più che degni, dispersi purtroppo in un mare di materiale privo di mordente e dunque di longevità. Mah, tre zainetti e mezzo e tanti saluti, con il consiglio di recuperare al volo Secondary Protocol, a mio modo di vedere le cose meno "maturo" ma complessivamente più riuscito o, quantomeno, godibile.

P.S. Il secondo CD, International Intellect, è egregio nonché decisamente superiore alla media di questo genere di "offerte". Tuttavia, valgono le critiche mosse all'album principale.





Wildchild - Jack Of All Trades
Wildchild - International Intellect

VIDEO: FRESH AIR

8 commenti:

reiser ha detto...

"(denn Rußland wird gegen Spanien gewinnen, darüber bin ich mir sicher)"

"A Vienna la squadra di Aragones umilia di nuovo la rivelazione Russia: 3-0 nella seconda semifinale, tutte le reti nel secondo tempo."
-La Repubblica.it

Scheiße.

Anonimo ha detto...

oh rè forse stasera vengo,mi dai il tuo cell? Manda su army.dm@tin.it

Anonimo ha detto...

dall'alto del mio erasmus berlinese ti rispondo: das stimmt! die turkei hat ein sehr gutes spiel gespielt, und wenn ihr nicht so spaet die letze tor geschossen haette, koennte die ergebnis anderes sein. aber ihr habt nicht zu schlaecht gespilt...ich in an dem brandenburger tor und da war es eine echte gute stimmung fuer die ganze zeit, weil das spiel anregend (?) gewesen its!
ich hatte angst, dass einige problemen zwieschen turken und deutschen fans koennen haetten, trotzdem am ende haben viele turken zusammen mit deutschen gefeuert! sehr schoen.

ecco correggi la miriade di errori che sicuramente ho fatto (il tedesco è fottutamente difficile)!

riccardo

Anonimo ha detto...

Oh Vaffanculo stronzo! (ahahahahah)

reiser ha detto...

Eh scusa Armizzle, ma non ho saputo resistere oltre e venerdì son scappato da 'sta città del cazzo e dalle sue irragionevoli temperature (tornando, poi, ieri sera ho beccato tre alberi sradicati tra Cairoli e Conciliazione oltre che la casa allagata... cazzo è successo?)
Sei andato, poi?

Quanto Riccardo, eccomi nella versione maestrina dalla penna rossa. Ovviamente non sto a correggere, ma a parte ricordarti che in tedesco tutti i sostantivi vanno scritti in maiuscolo e che è meglio abituarvisi, le uniche robe che non andavano erano un po' di articoli (das letzte Tor, das Ergebnis) ed un paio di coniugazioni... chapeau però per esserti infilato in un vortice di condizionali e congiuntivi, un coraggio non da poco!

Comunque ieri sera la Germania è stata di nuovo imbarazzante... va bene, gli spagnoli son stati bravi e tutto, ma dio cane Lehmann ha di nuovo fatto una delle sue, e poi Podolski... Podolski l'ho perso di vista intorno al 11', salvo rivederlo in occasione della crapata di Silva. Al che, giunti al quel punto della partita, quasi speravo che gliela tirasse più forte.

Anonimo ha detto...

No poi no,tnx delle scuse,perchè se andavo e non ti trovavo,ti venivo a cercare direttamente a casa (keepitterron roccia)

Quando ha vinto la spagna nn ho goduto come quando ha vinto contro l'italia,però ho pensato a te e ho detto: ahaha chissà ora dov'è quel babbarazz di reiser,se mi davi il cell ti avrei espresso la mia empatia con un: Sooooooocaaaaaaa

reiser ha detto...

Ma perchè, cazzo sei, una specie di magnatortillas?
Aho' ma vattene affanculo che non vincete dacché mio nonno perse una mano in Russia e mo' state a fare i bulli ma checcazzo
Vabbuò entusiasmatevi ché avete giocato bene, però mi piace sovvenire l'Arcadia trionfatrice degli scorsi europei. A questo giro non mi ricordo se l'abbia eliminata l'Andorra o i bambini del Pallavicino, ma sta di fatto che tra quattro anni vi vedo a raccattar Invicta e felpe per far le porte nei vostri cazzo di deserti delle Asturie

Anonimo ha detto...

ahahahaha
Sì guarda,questo mese la nazionale non mi interessava proprio (buon proposito: questo luglio mi devo ripigliare [cit. il buon horso])
Anzi sognavo donadoni che diceva: sono stato proprio un babbarazz a non chiamare Inzaghi
Adesso ti rispondo alla mail