martedì 2 marzo 2010

THE HIGH & MIGHTY - HOME FIELD ADVANTAGE (Rawkus/Eastern Conference, 1999)

Volete una dimostrazione di come si possa creare un ottimo album mantenendo il Q.I. intorno al 50? Eccola: Home Field Advantage degli High & Mighty. Esso è uno dei (relativamente) pochi dischi capaci di spingersi ben oltre il solito cazzeggio tipico dei reppusi, per giungere a momenti genuinamente camp così come ad episodi di umorismo da caserma in varie forme, tutte da sottolineare con cori di rutti e controcanti di scorregge, e che in fin dei conti si dimostrano capaci di soddisfare l'ascoltatore meno pretenzioso da questo punto di vista. Ma attenzione: non confondete questo duo di Philadelphia per esponenti del white trash, di cui R.A. The Rugged Man è sovrano indiscusso, e nemmeno pensate che viaggino nella medesima corsia dell'Eminem degli esordi: Mighty Mi e Mr. Eon rappresentano invece un curioso ibrido tra devoti dell'hip hop classico -e scrivendo "devoti" lo intendo qui nel più stretto dei sensi- e devoti del cazzeggio, quest'ultimo da passare tra fumo, birra e figa -non necessariamente in quest'ordine.
Perciò basta condividere anche solo una di queste passioni (beh, due) per poter apprezzare un lavoro come questo loro esordio, da cui emerge soprattutto -sovrana e incontrastata - la passione per questa musica e la voglia di farla bene; e se poi nel corso di questa missione ci si riesce anche a divertire in maniera triviale, beh, tanto meglio. Del resto già la puntualmente orrenda cover, in cui una donna ignuda fuoriesce dai fumi di un bong a mo' di genio della lampada troia, lascia intuire quale sarà l'andazzo dei circa 60 minuti di musica che ci aspettano. Un'anticipazione che però viene completata dal retro, in cui nella foto si nota un'oggettistica degna di un nerd (throwbacks, vinili, poster di Eric B & Rakim ecc.) mentre nella tracklist, invece, svettano titoli come "Dick Starbuck Porno Detective" (evidente omaggio a Johnny Wadd/ Dirk Diggler), In-Outs (con ovviamente come ospite il Cage più kubrickiano) e Hands On Experience. Puro intrattenimento, insomma.
Il che di per sè va benissimo -lasciatemelo dire fin da subito- perchè il binomio Eon-Mighty Mi funziona che è un piacere. Il primo difatti risulta già dotato di uno stile piuttosto personale (pur dovendo qualcosina a Redman) ed immediatamente riconoscibile, in cui dizione e scansione prevalgono su qualsiasi altro aspetto, mentre il secondo riesce a creare beat dal sapore piuttosto tradizionale ma che rispetto alla media dell'epoca risultano non solo pestoni ma anche melodici -con come bonus l'occasionale guizzo di genio. Difficile non apprezzare l'alchimia tra i due, insomma, e difatti l'unico elemento che tarpa le ali al debutto degli High & Mighty è la prolissità del tutto. Perchè diciamo fin d'ora che pezzi come la didascalicamente intitolata Weed, la ridondante Hot Spittable e la mancata cover/rielaborazione di Friendly Game Of Baseball lasciano il tempo che trovano e potevano al massimo essere riciclate come eventuali b-side o che so io; di sicuro c'è che inserite nella tracklist appaiono perlomeno inutili.
Eccetto quest'ultima, infatti, il problema delle altre è di riproporre la formula del «sonobravissimofumolebombemitromboletroie» ad nauseam; e sinceramente, già dopo le ottime Dirty Decibels e Top Prospects, a me chemmefrega di sentire ulteriori variazioni sul genere? In queste, infatti, a dei beat eccezionali seppur diversi nella natura -funkettone il primo, cupo e freddo il secondo (props ad Alchemist per aver campionato la parte meno scontata di Solstice di Brian Bennett)- si abbina un emceeing di alto livello, soprattutto nel momento in cui in quest'ultimo caso abbiamo un Defari e soprattutto un Evidence che cacciano alcune delle loro migliori strofe di sempre. Idem come sopra per la fantastica collabo con Mad Skillz banalmente intitolata Shaquan & Eon, che brilla per semplicità ed efficacia, così come per il remix della valida Open Mic Night e The Half (triviale ma paradossalmente ottimo l'uso del sample di Moroder). Come dire? Se già solo in queste quattro canzoni sei riuscito a farci credere che sei figo come dici, perchè indulgere oltre?
E infatti qualche variazione sul tema la si trova: come accennato, Dick Starbuck Porno Detective omaggia al contempo John Holmes e Boogie Nights, del quale potrebbe essere una buona rilettura in chiave hip hop grazie anche al campione anni '70 dalle reminescenze spornazzone, e nella sua contorta fantasia riesce anche a mostrare il lato più fou del duo; lato, questo, che viene definitivamente immortalato in Hands On Experience, un'ode all'onanismo che vede gli H&M scomodare nientemeno che Sua Bizzarria Kool Keith (e una giovane ma già capace Jean Grae). E volendo saltare a pie' pari il debutto degli Smut Peddlers con la loro In-Outs, a colpire è però la contrapposizione tra cazzonaggine ed egoboosting che va a crearsi non appena i due tirano in ballo l'hip hop ed il rap. Intendiamoci: il solo fatto di saperlo far bene dimostra il rispetto che essi evidentemente nutrono verso questa musica, ma è solo nel momento in cui si giunge a B-Boy Document '99, e soprattutto a The Meaning, che si capisce quanto i due in fondo siano sostanzialmente molto seri per quel che riguarda la loro musica.
Al che vien solo da esclamare "peccato!" per come si sono evolute le cose, con un degrado qualitativo che negli anni si è fatto sempre più evidente e che pare esser andato di pari passo col brutto vizio da parte di Mighty Mi di finanziare i progetti degli High & Mighty con i soldi degli altri artisti sotto Eastern Conference. Ma che dire, questo è gossip o quasi, e comunque non ha a che fare con quest'ottimo Home Field Advantage: un disco che difficilmente potrà far guadagnare nuovi accoliti al maggico mondo del rapes, ma che altrettanto certamente garantirà la fedeltà di coloro che già lo sono.





The High & Mighty - Home Field Advantage

VIDEO: B-BOY DOCUMENT '99

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Da uno che ha da 3 anni come suoneria del cellulare B-Boy Document non puoi che ricevere props per aver recensito questo disco...

RoyaleCeca

Anonimo ha detto...

Mi sono sempre chiesto che fine abbiano fatto...qualcuno lo sa?!

BRA
www.rapmaniacz.com

Weirdo ha detto...

Grazie per la recensione, sei stato velocissimo! Mi permetterò di chiedertene altre ;)
Ah e comunque concordo su tutto cio che hai scritto.

@BRA
Pare che quei 2 non abbiano piu fatto uscire nulla dal 2005...peccato perchè sono un duo riuscito (anche se gli ultimi dischi non sono un granchè come ha gia detto Reiser)

Parlando di Mr Eon...bellissimo il pezzo nel disco di Tommy Tee "Bonds, Beats & Beliefs" (a proposito QUESTO è DA RECENSIRE E LO CONSIGLIO VIVAMENTE)

TOMMY TEE - Takin' Ova USA feat. Joe Sexx , Mr. Eon,Reservoir Dogs,Shabaam Sahdeeq
http://www.youtube.com/watch?v=c_bK5bgldV4

Gallone2000 ha detto...

C'è anche un pò di Italia in questo disco dato che i due hanno campionato niente poco di meno che tony esposito...

Weirdo ha detto...

@Gallone2000

eh si per l'intro "Tip Off Time"...tra l'altro è lo stesso sample usato nel pezzo "Too Xigen" del mitico disco Melma & Merda.

toni esposito - l'eroe di plastica
http://www.youtube.com/watch?v=vw-zRz0V-qw


Melma & Merda - Too Xigen
http://www.youtube.com/watch?v=BVh3ZtYtUyI

Kallaghan ha detto...

Sarà che questo disco lo presi all'epoca carico di aspettative
ma mi deluse abbastanza

4 zainetti è un giudizio da appassionato, imho

reiser ha detto...

Sì, lo è senz'altro. Comunque anche a me all'epoca lasciò un po' così, ma avendolo riascoltato ora mi sembra che tutto sommato abbia retto bene il passare degli anni -comunque se altrove lo vedessi recensito con un voto inferiore non è che mi strapperei le unghie dallo stupore, ecco

Anonimo ha detto...

questo ce l'ho anch'io!
l'ho trovato usato da nashville (zona porta venezia) alcuni anni fa.

e "Smut peddlers" dove lo mettiamo?

quando recensirai un album dei Dilated o dei Jurassic 5? dopo aver recensito i Clipse non mi verrai a direi che sono ancora troppo festaioli per te..

bella reiser, come sempre fai più in fretta tu a scrivere recensioni che io a scaricare i tuoi album.

yo, nico