martedì 20 maggio 2008

CHINO XL - HERE TO SAVE YOU ALL (American, 1996)

Ai tempi in cui uscì Here To Save You All, le pubblicità su riviste come The Source o Rap Pages erano di due tipi: in una c'era semplicemente la foto di copertina di Chino coi chiodi nella pelle a mo' di Pinhead, e di fianco si poteva leggere una sua punchline tratta dal secondo singolo, No Complex: "My company is fucking me like Arsenio does Eddie Murphy", "I'll treat you like Bobby Brown and Whitney Houston's marriage: one big joke", oppure, ancora, "You're gellin' me more than niggaz at PMD shows be yellin' for E". Nell'altra versione, invece, su pagina intera si vedeva una foto di Chino in camicia sotto la pioggia con a fianco una trascrizione a mano di una canzone: il primo singolo, Kreep, una rielaborazione/semicover della celeberrima canzone dei Radiohead e quindi di ben altro tenore.
Una bella differenza, eh? E naturalmente non solo d'immagine ma soprattutto di contenuti. Ciò che difatti molti estimatori (e naturalmente i detrattori) di Chino sembrano scordare, è che Derek Barbosa non è mai stato solo un MC da battaglia. Nel suo esordio -e purtroppo solo in quello- si possono sentire diverse tracce ben più personali o comunque focalizzate su uno specifico argomento, come ad esempio It's All Bad, Partner To Swing, Ghetto Vampire oppure l'eccezionale What Am I. Tuttavia bisogna concedere che queste sono la minoranza, e che al più ciò che si ha tra le mani è un concentrato di tecnica, di humor nero, di riferimenti pop (nel senso più letterale e positivo del termine) e di profanità di vario genere. Forse sono state proprio quest'ultime ("The term Chino goes synonymous with corpses flipped/ But never celebrated like Hanukkah in Auschwitz", per esempio, non dev'essere stata apprezzata dai cosiddetti tall Israelis), assieme ad uno scarso investimento della American Records di Rick Rubin a decretare un successo di pubblico molto limitato, ma questo è ormai irrilevante. Quello che conta è che Here To Save You All è uno dei pochi punti di riferimento da prendere per chiunque desideri fare l'MC, in quanto Chino è semplicemente uno dei migliori del suo campo e senza dubbio capace di sbriciolare come e quando vuole il 95% dei suoi colleghi in attività. I motivi sono semplicissimi: è di indubbia intelligenza, dispone di un vocabolario e di una cultura generale impressionanti e, naturalmente, ha una completa padronanza di voce e tecnica al punto da potersela gestire come meglio gli pare.
Insomma, tanto per non farla troppo lunga, sul versante dell'emceeing il disco è letteralmente perfetto e davvero si può chiedere poco di più a Chino. Basti pensare che anche a distanza di 12 anni continuo ad ascoltarlo sapendo che ci sarà sempre qualche metafora, qualche gioco di parole, qualche rima incrociata sfuggitami all'ascolto precedente; e conoscendo bene il periodo in cui i testi vennero scritti -e dunque l'humus culturale che ha generato alcuni riferimenti- le sue uscite riescono ancora a farmi ridere e a farmi dire "come cazzo ci è arrivato a mettere insieme quelle due cose...".
In quanto ai beat, il discorso è un po' diverso. Fermo restando che avere Chino al microfono basta ampiamente a colmare le eventuali lacune sonore e a rendere ascoltabile qualsiasi traccia, non si può però negare che il divario tra la resa finale dei pezzi da 90 e quelli un po' più generici si fa sentire. Difatti, pur pescando a piene mani dai suoni più grezzi di metà anni '90 (Buckwild su tutti), il risultato di quel capolavoro che è Riiiot! è ben diverso dalla mediocre Waiting To Exhale; per di più, se nel primo caso il Nostro ha come sparring partner Ras Kass, che riesce a stargli dietro anche grazie a versi come "The day a nigga'll serve Ras is when faggots'll start straight-bashing", nel secondo la sua crew viene letteralmente relegata a ruolo di comprimari di terz'ordine. Oppure, per fare un altro esempio, Ghetto Vampire (coi suoi tre beat in uno) riesce a schiacciare Feeling Evil Again, Freestyle Rhymes e Many Different Ways in una botta sola- il che è un peccato, perchè significa che il talento di Barbosa è andato (quasi) sprecato su dei beat che sarebbero dovuti restare nello studio. Ma quando gli si da un qualcosa di adeguato... signori miei, tutti a casa. Oltre alle sopracitate Riiiot! e Ghetto Vampire, vanno senz'altro segnalate Rise (soprattutto per via della programmazione delle batterie, sorprendentemente avanti coi tempi), la melodica Kreep (nella quale Kutmasta Kurt stravolge In A Gadda Da Vida risultando originale diversi anni prima di Nas e Will I.Am), l'apparentemente leggera It's All Bad (Marvin Gaye fa miracoli) e il trio di pestoni genuinamente hardcore composto da Deliver, No Complex e Partner To Swing. Come si può quindi vedere, a conti fatti il risultato non è la somma delle parti ma poco ci manca; peccato solo che all'epoca uscissero bombe come Time's Up, Shook Ones o Broken Language, un fattore che non posso non tenere presente nel momento in cui mi trovo di fronte ad una pletora di basi generalmente buone ma purtroppo non all'altezza degli epigoni dell'epoca.
Ma, detto questo, Here To Save You All è la classica pietra miliare scomoda che a nessuno piace ricordare se non come un gingillo da ritirare fuori tanto per. Comprensibile: se lo si facesse, ci si renderebbe facilmente conto che buona parte degli artisti celebrati oggigiorno sono poco più che dei mestieranti di bassa levatura, e che persino figure tanto idolatrate come Lupe Fiasco non sono, forse, così eccezionali come si vorrebbe far credere.





Chino XL - Here To Save You All (senza le tracce vuote)

VIDEO: NO COMPLEX

7 commenti:

A_G ha detto...

all'ascolto pèrecdente


so che sei pignolo e te lo segnalo.

per il resto big props

reiser ha detto...

Grazie niggu, i refusi e gli errori di stumpa mi stanno in culo di bbbrutto

Anonimo ha detto...

gran bel album
lo custodisco gelosamente pure a casa!!

Anonimo ha detto...

Sto disco è una gomitata nei denti,apre a metà

Antonio ha detto...

concordo sul giudizio tranciante su Lupe Fiasco, ovviamente.
Ma se c'e' il cosiddetto "hipster-hop", allora ci vuole un posterboy per il movimento, e Lupe e' perfetto. Mi ricorda quegli studenti universitari che si credevano tanto fighi perche' avevano visto le iene...

P.S.: ma gli "epigoni dell'epoca", cosa sono?

reiser ha detto...

Per epigoni intendo Common, No I.D., i Jungle Brothers, Brother J e, volendo essere cattivo, persino i Poor Righteous Teachers o quantomeno Wise Intelligent ed il suo pattetico Killing You For Fun

reiser ha detto...

"patetico" con una sola T, ovviamente