mercoledì 30 settembre 2009

GROUP HOME - LIVIN' PROOF (Payday/FFRR, 1995)

In Italia la meritocrazia, si sa, non è una delle virtù più diffuse e rispettate né dal popolo, né men che meno dalla classe dirigente. Ogni giorno però si sente qualcuno lamentarsi di questa situazione ingiusta, indice di una nazione al suo tramonto eccetera eccetera; come sempre avviene nel Belpaese, stando a sentire le discussioni nei bar, è puntualmente il prossimo ad essere un corrotto/un tirapiedi/ un incompetente e via dicendo e quindi che morte lo colga. Ciò che però secondo me non si tiene in considerazione è che fare strada essendo privi di qualità non è per nulla facile e sovente richiede secondo me più sacrifici che sbattendosi avendo a disposizione solo il proprio cervello. Un esempio su tutti: Noemi Letizia, per presentarsi al festival di Venezia assieme ad una sorta di becero magnaccia cocainomane con la maglia di Jack lo squartatore, ha probabilmente dovuto spompinare (pardon: "essere carina") un ultrasettantenne bavoso, lubrico, rozzo e pieno di sè. Personalmente, per fare ciò reputo che ci voglia molto più fegato che seguire un corso di laurea decennale in medicina. Ecco, analogamente, nell'hip hop capita che per finire su un album della celebrità di turno si debba fare persino di peggio: nel caso dei Group Home, per dirne una, uno era un pugile di strada e l'altro un nano cattivissimo ed entrambi svolgevano le veci di guardiaspalle non ufficiali di Guru. Sarà mica una bella vita, quella?
Ora, Guru, non essendo nemmeno consigliere comunale, chiaramente non poteva premiare Melachi The Nutcracker e Lil' Dap "all'italiana", e pertanto probabilmente ecco cos'è successo: non nuotando nell'oro, e stufatosi di avere il duo tra i piedi, avrà preso da parte Primo dicendogli che urgeva trovare qualcosa da fare a quei due scoppiati. Un bel disco era la cosa più logica, ma il problema è che dei due uno sapeva a malapena stare a tempo e l'altro come rapper valeva ben poco. Che fare? Ma è molto semplice: dargli una raccolta di beat pressochè perfetta e far sì che questi riuscissero nell'ardimentosa impresa di coprire le abissali lacune liriche di Dap e Melachi. Ebbene, io credo che chiunque si sarebbe tirato indietro di fronte ad una fatica simile, ma il Premier di quegli anni di certo non temeva le grandi sfide e così si buttò a capofitto sul campionatore, regalandoci così uno dei dischi meglio prodotti e peggio rappati di tutti gli anni '90. In questi quasi quindici anni, quindi, Livin' Proof è ormai diventato il paradigma di questo genere di prodotto, nonchè la dimostrazione definitiva che anche nel rap il ruolo coperto dalla musica è infinitamente superiore a quello dei testi.
E ciò diventa lampante fin dalle prime battute di Inna Citi Life: mentre la produzione è nella sua apparente semplicità assolutamente geniale (quei charleston, dio mio, quei charleston...), le prestazioni dei due variano dall'appena passabile di Dap allo scandaloso di Melachi, che ci regala piccole perle di liricismo come questa: "Ayyo nigga I flip, and jump I shift/ For shooting a nigga in the face for I shoot to give, check it/ Swing the mic live in trife do what you like/ I hit your moms in the head with a metal pipe". Imbarazzante, vero? A momenti il campione vocale di nas usato da Primo riesce a dare la paga a tutt'e due, figuratevi; e esattamente lo stesso avviene per la title track, in cui una cut di Inspectah Deck tratto da C.R.E.A.M. va a coronare uno dei beat più uptempo ed al contempo più sinistri di Primo e fa sperare a noi ascoltatori che da quella semplice barra possa nascere una strofa intera. Purtroppo così non è, e alla fine dobbiamo arrivare fino al gioiello nascosto dell'album, cioè Suspended In Time, per sentire delle rappate accettabili: queste naturalmente impreziosiscono l'insieme, ma resta comunque il beat a fare la parte del leone, con quel campione di vibrafono (almeno così pare) che, nella vena di quello di Come Clean, sa riproporre le atmosfere d'una metropoli sotto la pioggia con rara efficacia.
Purtroppo, però, sparse per le tredici tracce ci sono anche alcune produzioni inferiori all'eccellenza, come per esempio Sacrifice, Baby Pa o 2 Thousand, che se date in mano ad un Jeru sarebbero passate come comunque belle ma che, in balìa del nano e del tamarro, affondano miseramente in quanto incapaci di sostenere oltre un certo peso d'incompetenza. Nulla di grave: basta poi riprendere l'ascolto con le due ottime versioni di Up Against The Wall (dopo attenti ascolti preferisco il Getaway Car Mix, se vi può interessare) oppure il singolone Supa Star e ci si riprende come con un'iniezione d'adrenalina, però la macchia rimane. Per fortuna comunque qualche featuring c'è, e anche se non si può certo dire che nessuno di questi sia di alto livello (a parte Guru), un po' di diversità aiuta enormemente e così facendo salva Serious Rap Shit dallo scadere in puzzetta, mentre per quel che riguarda The Realness la inserisce per direttissima tra i pezzi da 90 di tutto Livin' Proof.
Tutto qui? Sì tutto qui: Livin' Proof è un disco che bene o male tutti conoscono ma che, e qui mi rivolgo ai pochi rimasti che ne ignorano l'esistenza, va assolutamente comprato. Perchè se da un lato è vero che gli do un generoso tre e mezzo, dovuto più che altro a questioni di stretta matematica (i beat son da 4 e 1/2, l'emceeing lasciamo stare che è meglio), è anche vero che malgrado tutto si lascia ascoltare da capo a fondo senza alcun tipo di problema. Dap e Melachi fanno cagare a spruzzo? Certo, ma a chi importa? Con basi come quella di Supa Star, Supspended In Time o Inna Citi Life a qualcuno importa ancora qualcosa?





Group Home - Livin' Proof

VIDEO: SUSPENDED IN TIME

30 commenti:

MAK ha detto...

Sei stato impeccabile.
Sono molto affezionato a quest'album, proprio per il fatto "che anche nel rap il ruolo coperto dalla musica è infinitamente superiore a quello dei testi", e Livn' Proof ne è sicuramente il massimo esponente.
Oggi si sottovaluta un pò troppo questo criterio. Sento troppi MCs sprecati su cose orrende che loro stessi hanno scelto.

Anonimo ha detto...

io proprio non capisco come tu possa dare 3 agli slaughterhouse e 3 e mezzo a questo cd...e come dire che pharoae monch è un pò più bravo a rappare di e-swift...questo cd è un classico non è da 5 ma "UN GENEROSO 3 e mezzo"?
e non tirare in ballo la contestualizzazione cronologica perchè sto cd regge benissimo il confronto con dah shinin the infamous e anche ob4cl...invecchia come il vino che tirarlo fuori è sempre un piacere...si può dire imprescindibile x ogni ascoltatore di real hip hop...dai che sei ancora in tempo a cambiare il voto RARASHIXXX

Anonimo ha detto...

quando comincerai tu a rappare sulle strumentali di premier finalmente troveremo un disco allo stesso livello di testi e liriche

Anonimo ha detto...

Per quanto riguarda i testi sicuramente no, ma a livello di flow i 2 mc sono da 4 e mezzo

reiser ha detto...

A livello di flow quattro e mezzo? Devo ridere? Sei sceso dalla DeLorean dopo un viaggio nell'85, che t'impressionano così? Pensa allora che bomba il tipo degli Snap, è solo questione di secondi prima che il suo flow assassino faccia piazza pulita di Rakim e Kool G Rap!

All'altro anonimo -sempre che non sia lo stesso: non te l'ha mica detto il dottore che devi scrivere stronzate, per cui non sentirti in obbligo di lasciarci i pensierini

Venendo infine alle persone che hanno quantomeno la cortesia di usare un nomignolo: invece la contestualizzazione la tiro fuori tranquillamente perchè tutti i dischi da te citati sono superiori a questo. Hanno beat seri e MC seri, mentre qui ci sono solo i primi. Metti invece questi due mostri del flow su delle basi appena passabili e vedi poi quanto diventa longevo. Se si salva è perchè ha su almeno cinque basi da voto pieno ed altre che non scendono sotto il quattro. Punto. Ma loro sono dei puzzoni, ed il voto finale -l'ho pure scritto- è dato da una questione di pura matematica. Beat fighissimi, emsì merdoni: tre e mezzo.

Se però ti può tranquillizzare, messo di fianco a questo il disco dei Laughterhouse prenderebbe due...

Anonimo ha detto...

no vabò però tu dici "messi su beat appena passabili farebbero cacare" ma io non capisco che significa questo "se" i beat spaccano punto loro sopra non ti fanno cacare,non mi pare che di colpo si mettano a gridare bestemmie nel bel mezzo della canzone.per farla alla rapreviews 10 beat 7 mc(perchè non hai contato guru che alza la media anche se con una sola strofa) in tutto 8 o 8 e mezzo(4)...inoltre non ho detto che sono meglio dei tre dischi citati ma che sicuramente non perdono nel confronto e c'è anche gente (non io)che magari preferisce questo a uno dei tre...poi il blog e tuo senza che t'incazzi fai quello che vuoi il mio è un innocente caricare contro i mulini a vento...
PS:se non ti stà bene il "nomignolo" basta dirlo che ti scannerizzo la mia carta d'identità

RARASHIXXX

MF Ema ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
MF Ema ha detto...

E come se Shocca Producesse il nuovo disco dei Club Dogo di adesso (con i dovuti e necessari rapporti). I beat probabilmente sarebbero di buona caratura, mentre Gue e Jake che parlano di coca e mignotte tutto il tempo ti farebbero cadere le palle...


Ps: il commento eliminato è il mio :D

reiser ha detto...

Guarda che nomignolo significa nickname; non c'è nulla di spregiativo in quello che ho scritto, perciò mi sfugge il senso della provocazione, ma vabbe'.

Io comunque sono tranquillo e pasciuto, capisco la tua opinione ma non condivido la valutazione. Per me perdono nel confronto con quei dischi -era questo che volevo dire, non tanto che sono superiori- e a me molte entrate dei due, ma soprattutto di Melachi, fanno rabbrividire. Cioè, proprio mi fanno cagare di brutto e spero ormai da anni che Skynet mandi un robot integralista dell'hip hop che spari in culo ai due bacchi cosicché Primo volti queste basi a Jeru. Oh sarò più intollerante, chettedevodi'

Anonimo ha detto...

Guarda che nomignolo significa nickname; non c'è nulla di spregiativo in quello che ho scritto, perciò mi sfugge il senso della provocazione, ma vabbe'.

scusami allora non avevo ben capito...si cmq effettivamente sei troppo + intollerante non tutti i dischi possono vantare grandi mc ma io cmq apprezzo i group home perchè onestamente hanno cacciato un disco che reputo molto bello e proprio non me la sento di bollarli scrausi o cose del genere perchè hanno aggiunto un pezzo al puzzle del real hip hop e non hanno nemmeno provato a cacciare quelle troiate commerciali di cui già al tempo non vi era carenza(ci avrebbero potuto provare visto che come tu dici erano in cerca di dinero)...io il robot integralista lo farei sparare a zero su artisti anche apprezzati e un tempo baluardo dell'undaground che ora si abbassano a qualunque puttanata e abbracciano qualunque stereotipo piuttosto che su due poracci che in fondo il loro l'hanno fatto...

Anonimo ha detto...

scusa non ho messo il nomignolo
RARASHIXXX

Antonio ha detto...

Nel 1985 il 99% degli MC rappava meglio dei Group Home, non scherziamo.
Nel 1985 per fare un disco dovevi essere un rapper, non un minchione amico di Premier...

P.S.: Reiser in modalità Antonio non lo avevo ancora visto e fa un bell'effetto, devo dire. Hahah.

reiser ha detto...

Beh se è così però un pensierino su Dap ce lo farei, eh...
http://www.youtube.com/watch?v=XCv1pGQ1ocw

Scherzi a parte, a me il disco nell'insieme piace e di certo lo ascolto mille volte più volentieri che Mic Geronimo (per dire un coetaneo a caso), non vorrei essermi spiegato male, solo sono più sbirro su quelle che ritengo lacune oggettive

Ma è così anche per altri, cazzo ne so, gli Infamous Mobb tanto per dirne alcuni...

Anonimo ha detto...

d'accordo con reiser su sto giro
djmp45

Anonimo ha detto...

Aggiungerei il suono della voce che è da pepe rosso nei clisteri.
Beats 9, lyrics 6, sound of the voice 1...eccheccazzo.

ck

Antonio ha detto...

Vabbe', ma se mi fai la lista di tutti gli scarsoidi della East coast dal 1995 in poi... :-)
A parte gli scherzi, al di là del valore nostalgico e dei beat potenti, c'e' poco altro.
Se un disco del genere uscisse oggi, verrebbe infamato dal mondo, dai.
Esattamente come molte produzioni di oggi, vedi Rick Ross.
Che, fatte le debite proporzioni e messo in prospettiva col periodo storico, è come i Group Home.

Anonimo ha detto...

Per me non parlate la stessa lingua.
Un punto è dire che "Livin' Proof" sia un disco che funziona, lo spingi nel lettore e non salti praticamente una traccia, lo tieni in macchina e fai su e giù con la testa, ecc. ecc. ecc. (cosa che Reiser non mi sembra affatto aver negato).
Altro punto è analizzare con criterio le sole capacità liriche dei due mc's, scardinarne le strofe per capire se sono fenomenali, bravi, meno bravi o mediocri (e qui mi sembra che sia sufficiente dare una ripassata a "A Tear For The Ghetto" per capire chi ha ragione...).
L'errore sta nel perdersi dietro un voto (soggettivo, oltre che riassuntivo), piuttosto che leggere con attenzione riga per riga.

BRA
www.rapmaniacz.com

Anonimo ha detto...

A parte gli scherzi, al di là del valore nostalgico e dei beat potenti, c'e' poco altro.
Se un disco del genere uscisse oggi, verrebbe infamato dal mondo, dai.

certo da tutti i fan di detroit e lil wayne...ma per favore

BAUAU

Anonimo ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=XCv1pGQ1ocw

Cazzo reiser vacci piano con sta roba...mi hai fatto cadere la depressione...allora che vada a fanculo anche lil dap e che muoia solo con il suo 3 e mezzo io non lo difendo +...così si impara...

RARASHIXXX

reiser ha detto...

Lo so, scusa, era un colpo basso...

Bauau non mi dissare Detroit, eh

Comunque -ufficiale- questo è il tropik del beef

Antonio ha detto...

certo da tutti i fan di detroit e lil wayne...ma per favore

A parte che fan di Lil Wayne non ne conosco, allora, se ti fa contento, Living Proof è il miglior disco di sempre.
Poi, però, non chiediamoci perche' New York fa così schifo oggi, perche' le radici sono li'...
Keep it real with Group Home.

Anonimo ha detto...

Il suono della voce è la particolarità di lil dap, a me piace proprio la sua voce così come è, se fosse "normale" il disco mi piacerebbe mooolto meno

Anonimo ha detto...

nella rissa generale è passata inosservata la cosa più pazzesca...beat da 4 e mezzo?!?!?! il miglior Primo di sempre??! 5, senza discutere

MF Ema ha detto...

Cioè ma tutta sta bagarre si è creata per un voto??

Scusate, apritevi un blog tutto vostro e mettete i voti agli album che voi recensite, ma non ventite a dire agli altri il valore di un disco quando quel valore è puramente soggettivo.

Anonimo ha detto...

Cioè ma tutta sta bagarre si è creata per un voto??

Scusate, apritevi un blog tutto vostro e mettete i voti agli album che voi recensite, ma non ventite a dire agli altri il valore di un disco quando quel valore è puramente soggettivo

parole sante mahatma ghandi

Poi, però, non chiediamoci perche' New York fa così schifo oggi, perche' le radici sono li'...

Ma per favore solo un cieco come te potrebbe dire una cosa simile,trovi la decadenza di new york in questo cd?io piuttosto l'andrei a trovare in tutti i dischi dei mobb deep dopo hell on earth quella è vera decadenza l'inizio della svendita dell'underground....come al solito non si può parlare con te subito che sentenzi...

BAUAU

F F ha detto...

il getaway car mix è indiscutibile,
mi sarei stupito del contrario

MF Ema ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Antonio ha detto...

Bauau, sentenzio una volta di piu', visto che ci siamo: solo uno che non capisce nulla di rap puo' pensare che due spastici come i Group Home siano due rappers.
Ed elaboro su Group Home e Rick Ross.
Fra 13 anni, un ragazzino che oggi ha l'eta' che aveva Reiser nel 1995 potra' scrivere dell'ultimo del Bawse le stesse cose che Reiser ha scritto su Livin' Proof. Perche' il periodo in cui inizi ad ascoltare musica conta tantissimo, nel contestulizzare le cose. Io, come ascoltatore di rap, c'ero MOLTO prima di Livin' Proof e ci sono molto dopo. Questo mi fa vedere le cose in una certa maniera, senza dogmatismi.
Ha senso questo discorso? Parliamone.

reiser ha detto...

Sempre in punta di fioretto, eh? Beh nell'attesa che il beef rifiorisca, una veloce battuta:

"un ragazzino che oggi ha l'eta' che aveva Reiser nel 1995 potra' scrivere dell'ultimo del Bawse le stesse cose che Reiser ha scritto su Livin' Proof"

Speriamo di no! Vorrebbe dire che tra 13 anni i rapper faranno ancora più cagare!

Antonio ha detto...

Mi sono spiegato male: non voglio dire che Living Proof valga quanto un album di Rick Ross (di cui neanche ricordo il nome).
Voglio dire che il contesto in cui si inizia ad ascoltare la musica conta, e che certi album hanno uno status mitico dovuto anche a fattori leggermente estranei alla musica.
In questo senso, rovesciamo l'esempio:
un Antonio, che ha iniziato ad ascoltare rap nel 1987, vede Living Proof esattamente nella stessa maniera "cinica" in cui un ragazzo che ha iniziato a ascoltare dischi nel 1995 vede un album di P. Diddy del 2003. Ha senso? Lungi da me irritare la sensibilità degli ottimi commentatori di questo sito.

Per ulteriore elaborazione, vorrei solo dire (e non è per spirito di polemica, fidati) che per me, per dire, il miglior Primo è assolutamente quello di Step in the Arena.
Sono sicuro che la maggior parte dei lettori di questo sito siano in disaccordo, ma se sono intellettualmente onesti dovrebbero riconoscere che non è un argomento privo di basi.